Bambino siriano solo nel deserto: ma è una bufala, ecco perché

La fotografia ha fatto il giro del web e suscitato la tenerezza e la commozione di milioni di lettori. Un bambino, completamente solo e con un sacco di plastica in mano, nel bel mezzo del deserto, tra Siria e Giordania, soccorso da due operatori umanitari. Un piccolo rifugiato in fuga dalla guerra – si è scritto ovunque – costretto ad attraversare chilometri di deserto per mettersi in salvo. La notizia, tuttavia, era vera soltanto a metà. Il bambino si chiama Marwan, ha 4 anni, ed è effettivamente fuggito dalla guerra civile. Tuttavia, contrariamente a quello che si credeva, non era solo. Oltre ai funzionari delle Nazioni Unite si trovava insieme a decine di altre persone che, tuttavia, si erano avvantaggiate di qualche minuto.
Come è nato, dunque, l'equivoco? Tutto è iniziato da una foto scattata da Andrew Harper, operatore dell'Alto Commissariato dei Rifugiati politici, che domenica 16 febbraio ha pubblicato lo scatto sul suo profilo twitter.
Giornalisti da tutto il mondo non hanno perso l'occasione e – ignorando il testo scritto da Harper, nel quale si specificava che il piccolo era temporaneamente staccato dai genitori – hanno pubblicato la foto, diventata in un batter d'occhio virale. Nei giorni seguenti è toccato ad Andrew Harper tornare sull'argomento e pubblicare, sempre sul suo profilo di twitter, altri due scatti che mostravano Marwan insieme a molte altre persone.
Intervistato dalla BBC, infine, Harper ha raccontato che da tempo il confine tra Giordania e Siria è molto caotico e che può capitare, in condizioni del genere, che i bambini si attardino e vengano recuperati dagli operatori dell'Onu per essere riconsegnati alle famiglie.