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Guerra in Ucraina

“Avete abbastanza armi? Non ci sarà pietà per i Paesi Nato”, le minacce sulla tv di stato russa

Quando la guerra in Ucraina sarà conclusa la Nato dovrà chiedersi se avrà le armi per difendersi, secondo Vladimir Solovyov, pilastro della propaganda televisiva del Cremlino.
A cura di Antonio Palma
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Nuove guerre contro l'Europa e la NATO dopo aver chiuso la questione ucraina, è quanto promette in diretta sulla tv di stato russa il conduttore Vladimir Solovyov, pilastro della propaganda televisiva del Cremlino e fedelissimo del regime di Putin. In uno dei suoi interventi, spesso pesantissimi contro l’Occidente, Solovyov ha aggiunto un altro tassello alla sua escalation di minacce ai Paesi dell'Alleanza atlantica e si è scagliato di nuovo contro l’Europea e la Nato che sta sanzionando Mosca per l’invasione dell’Ucraina. Questa volta ha fatto diretto riferimento a una guerra futura ma prossima tra i due blocchi dopo la fine del conflitto in Ucraina.

Solovyov ha chiesto se i Paesi occidentali e Nato avranno abbastanza armi e persone per difendersi una volta che "l'operazione speciale" russa in Ucraina sarà terminata, avvertendo che dalla Russia "Non ci sarà pietà". “Credo che l’operazione speciale sia in una nuova fase, ora non c’è più solo l’Ucraina ma anche i Paesi Nato. Di fatto stiamo già combattendo contro le armi nato e la macchina da guerra Nato. Inoltre non ci sono più solo armi ma anche loro operatori sul campo. Quando questa operazione sarà conclusa la Nato dovrà chiedersi se avrà le armi per difendersi, se avrà le persone per difendersi e non ci sarà pietà” ha scandito Solovyov, aggiungendo che “Non è più solo l’Ucraina a dover essere denazificata, con l’Europa e il mondo dovremo agire in maniera diversa, dovremo essere molto più duri”.

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In realtà l’anchorman della prima rete del regime di Mosca aveva già sottolineato nei giorni scorsi come “L’operazione speciale non è più solo contro l’Ucraina, ma contro l’Occidente”. “L’Europa è nazista. Con sanzioni come queste perché dovremmo fermarci ai confini dell'Ucraina?” aveva minacciato ad esempio con riferimento alle sanzioni che hanno colpito anche lui ad esempio con il sequestro di ville milionarie in Italia sul lago di Como.

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