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Guerra in Ucraina

Arrestata e rilasciata poco dopo la giornalista che ha sfidato Putin con un cartello contro la guerra

È stata nuovamente arrestata, per essere rilasciata dopo poche ore, la giornalista russa Marina Ovsyannikova, nota per la protesta in diretta tv contro la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina.
A cura di Susanna Picone
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L'intervento in diretta di Marina Ovsyannikova durante il telegiornale.
L'intervento in diretta di Marina Ovsyannikova durante il telegiornale
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Marina Ovsyannikova è stata nuovamente arrestata per poi essere rilasciata dopo qualche ora. È la giornalista russa diventata famosa lo scorso marzo, poche settimane dopo l’inizio del conflitto, dopo essere apparsa in diretta televisiva con un cartello che criticava la guerra provocata da Mosca in Ucraina. Quel giorno, era il 14 marzo, si era presentata dietro la conduttrice di Channel One con un cartello con scritto: “Non credete alla propaganda, qui vi stanno mentendo. Russi contro la guerra”. Molti temevano che il gesto di protesta sarebbe potuto costare caro alla giornalista che invece, fermata e interrogata per ore dopo l'episodio, era stata rilasciata e condannata a pagare solo una multa. 

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A dar notizia del nuovo arresto, in Russia, l’avvocato e l’entourage della giornalista. Sulle ragioni dell’arresto per il momento non è stata rilasciata nessuna dichiarazione ufficiale. È stata poi la stessa Ovsyannikova a dare notizie di sé su Facebook: “Sono a casa. Va tutto bene", ha scritto. "Ma ora so che è sempre meglio portare una valigia e un passaporto se esci", ha aggiunto.

Solo pochi giorni fa Marina Ovsyannikova aveva manifestato da sola vicino al Cremlino, brandendo un cartello con cui criticava l'intervento militare in Ucraina, faceva riferimento alla morte di bambini ucraini, e definiva il presidente Putin un assassino. "Marina è stata arrestata. Non ci sono informazioni su dove si trovi", è quanto si leggeva sull'account Telegram della giornalista. L'avvocato Dmitri Zakhvatov aveva precisato che il fermo potrebbe essere legato proprio alla recente nuova protesta della donna risalente a venerdì.

Ovsyannikova era rientrata a Mosca da una settimana per motivi personali: doveva seguire la causa di affidamento dei suoi due figli. Dopo aver condannato la sua protesta che aveva attirato l’attenzione del mondo intero l’ex marito aveva chiesto al tribunale l’affidamento dei ragazzi, di undici e diciassette anni. Negli ultimi mesi Marina Ovsyannikova ha vissuto e lavorato in Germania (dove è stata assunta come corrispondente da Die Welt).

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