Allerta tsunami in Giappone, la testimonianza: “Scossa molto forte, evacuate centinaia di migliaia di persone”

"La situazione al momento è sotto controllo ma anche qui a Tokyo, nonostante non siamo proprio a ridosso del mare, si consiglia di stare attenti e di stare lontani dall'acqua".
A parlare a Fanpage.it è Edoardo Sferrella, 36enne di Pescara che da due anni vive nella capitale giapponese e che ha raccontato sui social di aver avvertito la scossa di terremoto di magnitudo 8.8 registrata al largo della Kamchatka, la penisola situata nell'estremo oriente della Russia.
Il sisma si è verificato a una profondità di 20,7 chilometri e l'epicentro è stato individuato a circa 119 chilometri a sud-est della città russa di Petropavlovsk-Kamchatsky.
L’evento sismico, classificato fra i dieci più intensi mai registrati a livello globale, ha innescato un’immediata allerta tsunami che ha interessato vaste aree del Pacifico, spingendo le autorità a ordinare evacuazioni di massa dalle coste di Hawaii, Giappone, Ecuador e altre regioni insulari.
"È da due anni che sono in Giappone e diciamo che una scossa così forte non la sentivo più o meno da un anno. Ho amici che sono a Kamakura e li stanno evacuando, stanno lasciando le loro case e i luoghi di lavoro", ci racconta ancora Edoardo.
Come riportano i quotidiani esteri, le autorità giapponesi riferiscono che più di 900mila persone in 133 comuni lungo la costa del Pacifico hanno ricevuto l'ordine di evacuazione e si sono spostate da amici o in rifugi allestiti per questo tipo di situazioni.
Anche gli operai della centrale nucleare di Fukushima, colpita dallo tsunami del 2011, sono stati evacuati, sebbene non siano state riscontrate anomalie nel sito, come ci conferma Edoardo.
"Il Giappone è soggetto a terremoti, tsunami e tifoni e c'è un po' di pigrizia a riguardo. – spiega il 36enne – Le persone sono un po' ‘abituate', a queste situazioni, diciamo così, per cui non c'è il panico".
"L'ultimo tsunami che ha fatto danni è stato a gennaio dell'anno scorso. Solitamente non c'è allarmismo, in questo momento sì perché non ci si aspettava una scossa così forte".
Disagi anche nei trasporti: almeno 42 linee appartenenti a 17 compagnie ferroviarie sono state sospese e la pista dell'aeroporto di Sendai, nel nord-est del paese, è stata chiusa per prevenire eventuali incidenti innescati dallo tsunami con onde di tre metri atteso dopo il terremoto lungo le coste russe.
Nella regione del Kanto, dove si trova Tokyo, alcune linee ferroviarie private sono state sospese o hanno subito ritardi, soprattutto nelle zone costiere. Le interruzioni hanno causato caos e confusione nelle stazioni della linea Tokaido, una delle linee più trafficate, che collega la capitale con le aree metropolitane circostanti.
Anche le linee Uchibo e Sotobo nella prefettura di Chiba, a est di Tokyo, sono state sospese, mentre la linea Enoden ha interrotto tutti i servizi tra le stazioni di Kamakura e Fujisawa (Kanagawa). A Hokkaido, nel nord del Giappone, 20 treni espressi che collegavano Sapporo con Hakodate, Obihiro, Kushiro e Muroran, e 36 treni locali, sono stati cancellati.
La autorità, aggiunge Edoardo, "consigliano di tenersi informati tramite i canali ufficiali, di stare lontani dalle zone costiere e anche dai corsi d'acqua che potrebbero straripare, mettersi ai piani alti dei palazzi e di restare allerta nel caso suonassero le sirene che avvisano in caso di cataclismi".
Come ci racconta ancora il connazionale, "utilizziamo diverse app che fanno partire un allarme quando ci sono scosse di una certa potenza ma siccome l'epicentro in questo caso era lontano non si sono attivate e non ho sentito sirene in città".
"L'allerta tsunami non è ancora rientrata, per cui stiamo aspettando di capire come evolverà la situazione. – conclude – L'emergenza è ancora in corso". Secondo quanto riportano le fonti estere, non si prevedono revoche a breve.