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Guerra in Ucraina

Allarme Oms dopo il crollo della diga di Kakhovka: “Rischio colera per le popolazioni alluvionate”

L’OMS ha lanciato l’allarme per lo scoppio di una possibile epidemia di colera nelle zone alluvionate dell’Ucraina dopo il crollo della diga di Kakhovka: “L’impatto sui sistemi igienico-sanitari e sui servizi sanitari pubblici della regione non può essere sottovalutato”.
A cura di Ida Artiaco
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L'Organizzazione mondiale della Sanità ha avvertito del rischio di un'epidemia di colera nell'area della diga di Kakhovka, crollata di nel sud dell'Ucraina, vicino Kherson, e costringendo all'evacuazione migliaia di persone. Lo riferisce la BBC. Il capo dell'OMS, il dottor Tedros Ghebreyesus, ha affermato che l'impatto delle successive inondazioni e dei danni alle infrastrutture nella regione non può essere sottovalutato e che i sistemi sanitari ne risentirebbero.

"L'impatto sui sistemi igienico-sanitari e sui servizi sanitari pubblici della regione non può essere sottovalutato", ha dichiarato Ghebreyesus in una conferenza stampa, aggiungendo che "l'OMS si è affrettata a sostenere le autorità e gli operatori sanitari nelle misure preventive contro le malattie trasmesse dall'acqua e per migliorare la sorveglianza delle stesse".

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Teresa Zakaria, funzionario tecnico per la risposta alle emergenze presso l'OMS, afferma di non aver riscontrato alcun caso di colera dall'inizio della guerra, ma in precedenza erano state trovate tracce del batterio proprio del colera in Ucraina. Per questo, esiste il rischio che scoppi un focolaio.

Sempre Zakaria ha poi precisato che l'OMS sta lavorando con il Ministero della Salute ucraino per mettere in atto meccanismi per garantire che i vaccini possano essere importati se necessario.

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Si ricordi, come è spiegato sul sito dell'Istituto superiore di Sanità, che il colera è "un’infezione diarroica acuta causata dal batterio Vibrio cholerae. La sua tramissione avviene per contatto orale, diretto o indiretto, con feci o alimenti contaminati e nei casi più gravi può portare a pericolosi fenomeni di disidratazione, che può anche risultare fatale". Il periodo d’incubazione varia solitamente tra le 24 e le 72 ore, ma in casi eccezionali può oscillare tra le 2 ore e i 5 giorni, in funzione del numero di batteri ingeriti.

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