Algeria devastata dagli incendi, almeno 40 i morti: decine gli animali uccisi dalle fiamme

Dopo la Grecia, l'Italia e la Turchia, anche l'Algeria è alle prese con gli incendi che stanno divorando interi ettari di boschi, uccidendo animali e persone. Drammatica la situazione nella regione montuosa della Cabilia, a est della capitale Alger dove decine di incendi scoppiati contemporaneamente in diverse zone hanno reso difficoltose le operazioni di soccorso: secondo l'ultimo bilancio fornito dal primo ministro Ayman Benabderrahmane, i morti sarebbero almeno 42 di cui 25 vigili del fuoco deceduti mentre tentavano di domare le fiamme nelle aree di Bejaiea e Tizi Ouzou, l'epicentro degli incendi.

Immediate le condoglianze da parte del presidente algerino Abdelmadjid Tebboune alle famiglie delle vittime mentre il ministero della Difesa ha affermato che i soldati hanno "salvato dalle fiamme 110 persone – uomini, donne e bambini". Secondo una prima stima sarebbero più di 70 gli incendi che sono scoppiati in almeno 14 regioni del nord dell'Algeria, di cui 10 in particolare intorno a Tizi Ouzou, una delle città più popolose della Cabilia. Secondo il ministro degli Interni Kamel Beldjoud la maggior parte degli incendi sarebbero opera dei piromani: "50 incendi che divampano contemporaneamente possono avere solo origine dolosa", ha spiegato.
Drammatica la situazione anche per quanto riguarda gli animali da allevamento uccisi a decine nelle zone più colpite dai roghi. Mentre alcuni residenti si sono dati alla fuga per tentare di fuggire alle fiamme che in poco tempo hanno raggiunto i centri abitati. Numerose le immagini postate sui social che testimoniano anche come in molti abbiano tentato di spegnere le fiamme insieme con i vigili del fuoco: il governo ha inviato l’esercito e ha chiesto il sostegno della comunità internazionale: la regione infatti non dispone di Canadair, gli aerei utilizzati per trasportare l’acqua e spegnere gli incendi.
