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Air India, è stato il comandante a spegnere i motori: la discussione e lo schianto subito dopo il decollo

Il comandante Sumeet Sabharwal avrebbe spento i motori pochi secondi dopo il decollo e provocato la caduta del volo Air India 171 che ha causato la morte di 260 persone. Aveva 56 anni ed era un ex funzionario del ministero dell’Aviazione civile indiano.
A cura di Giorgia Venturini
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A oltre un mese dall'incidente aereo che ha coinvolto il volo Air India 171 stanno emergendo tutti i dettagli della tragedia. Sarebbe stato il comandante Sumeet Sabharwal a interrompere il flusso di carburante prima del motore sinistro e poi di quello destro facendo così precipitare l'aereo con a bordo 242 persone. Dalla ricostruzione di quanto accaduto, in cabina c'era il primo ufficiale Clive Kunder il pilota responsabile delle attività principali: purtroppo non è riuscito a fare nulla, le sue mani erano impegnate a gestire il jet. Tutto è successo pochi secondi dopo il decollo. Sopravvisse solo una persona a bordo del velivolo: sono morti in 260, 241 tra quelli sull’aereo e 19 a terra. L'aereo infatti è caduto su un edifici contro il quale si è schiantato il velivolo.

Nelle ultime parole tra i due piloti si sente Kunder che continuava a ripetere "perché l'hai fatto?". Sumeet Sabharwal avrebbe negato e poi è rimasto in silenzio. Ora non ci sarebbero dubbi sul fatto che sia stato lui a spegnere volontariamente i due motori. Il primo ufficiale avrebbe riavviato i motori dopo 10 secondi ma purtroppo era già troppo tardi. Nulla è servito per evitare che l'aereo precipitasse. Secondo il Wall Street Journal l'audio tra i due piloti è stato ascoltato direttamente anche da Jennifer Homendy, numero uno dell’Ntsb, l’ente investigativo americano che indaga sugli incidenti nell’ambito dei trasporti. L'esatta dinamica però non rientrerebbe nel rapporto preliminare degli investigatori indiani. Ma chi era il comandante Sumeet Sabharwal e perché ha fatto un simile gesto?

Sabharwal aveva 56 anni ed era un ex funzionario del ministero dell’Aviazione civile indiano. Dai colleghi è descritto come una persona gentile e devota al padre malato. Nei giorni scorsi un pilota indiano ha rivelato che soffriva di depressione, ma non si sa se è questa la causa che lo ha portato a commettere un simile gesto. Kunder invece aveva 32 anni: fin da piccolo voleva fare il pilota di aerei. Sua madre aveva lavorato come assistente di volo per Air India.

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