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Afghanistan, l’esercito italiano resterà e aumenterà il numero dei soldati

E’ stato il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi a confermarlo, rispondendo a un’interpellanza alla Camera. Qualche tempo fa Renzi, era stato proprio in Afghanistan e aveva fatto capire ai militari che la missione non sarebbe stata prorogata.
A cura di Biagio Chiariello
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 L'esercito italiano resta in Afghanistan e, anzi, aumenta il suo contingente a Kabul e Herat. E’ stato il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi a spiegare oggi i dettagli della missione e, appunto, che il numero delle truppe sarà ingrossato. “Il governo ha deciso di rimodulare la pianificazione di rientro di alcune capacità del contingente italiano e di aumentarne la consistenza numerica nell’ultimo trimestre del 2015, in una misura ritenuta idonea a compensare il rientro di quella parte del contingente spagnolo che era dedicato alla Force Protection” ha detto rispondendo a un’interrogazione del deputato del gruppo Misto-Alternativa Libera, Massimo Artini.

La Nato – ha aggiunto Rossi inquadrando lo scenario attuale e i possibili sviluppi dei prossimi mesi – aveva valutato che le forze di sicurezza afgane sarebbero state in grado di reagire alle sfide, ma le difficoltà affrontate hanno dimostrato che esse hanno ancora dei limiti per una piena ed efficace azione autonoma. L’alleanza quindi dovrà considerare la richiesta delle stesse autorità afgane di continuare l’attuale sforzo. Il presidente Obama d’altro canto ha già dichiarato la volontà degli Stati Uniti di prolungare la presenza militare in Afghanistan, anche nel prossimo anno”.

La decisione dell’esecutivo guidato da Renzi interessa circa 750 soldati al momento presenti sul territorio afghano. Servirà in ogni caso un voto parlamentare per autorizzare la proroga della missione. “L’Italia sta completando il processo di valutazione tecnica e politica relativo all’ipotesi di proseguire il proprio impegno. Dall’esito di questa valutazioni – ha precisato ancora Rossi – il governo informerà il Parlamento per consentirgli di esercitare le prerogative di competenza. Solo in sede Nato sarà possibile valutare e pianificare le esigenze da soddisfare e le misure più idonee da adottare da un punto di vista operativo. Ogni soluzione terrà comunque conto della prioritaria esigenza di sicurezza dei nostri uomini”.

In realtà qualche mese Renzi era stato in Afghanistan e aveva fatto capire ai soldati italiani che la missione non sarebbe stata prorogata:  “Vi chiedo di restare ancora qualche mese. Vi chiediamo uno sforzo in più perché la fase finale è la più difficile e abbiamo bisogno di non disperdere il lavoro fatto e il sangue versato. Abbiamo il dovere di concludere una transizione per la libertà e pace del Paese”.

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