Aereo azero precipitato nel 2024, ora Putin ammette la responsabilità della Russia: morirono 38 persone

La Russia è responsabile dello schianto dell'aereo dell'Azerbaijan Airlines in cui morirono 38 persone a fine 2024. Lo ha ammesso il presidente russo Vladimir Putin nell'incontro in Tagikistan del 9 ottobre con il suo omologo azero, Ilham Aliyev. A quest'ultimo il Cremlino ha promesso anche un risarcimento, così come un'indagine sui soggetti coinvolti e sulle loro decisioni.
Il 25 dicembre 2024, il volo di linea J2-8248 della Azerbaijan Airlines, era partito da Baku con destinazione Grozny. Ma prima di atterrare, aveva cambiato completamente rotta, fino a raggiungere la costa del Kazakhstan, perché non aveva ricevuto l'autorizzazione per un atterraggio di emergenza nei vicini aeroporti russi. Così, si è schiantato vicino ad Aktau e 38 persone delle 67 presenti sul volo sono morte.
Pochi giorni dopo l'incidente, Putin si era già scusato per quanto accaduto. La tragedia infatti era avvenuta nello spazio aereo del suo paese, che in quel momento era sorvolato da alcuni missili russi, che erano stati lanciati per intercettare dei droni ucraini sopra la città di Grozny.
Ma solo ora il Cremlino ha riconosciuto in maniera diretta la responsabilità russa. Secondo quanto dichiarato dal presidente, i missili russi "non hanno colpito l'aereo direttamente" ma anzi "sono esplosi, forse per autodistruzione, a circa 10 metri di distanza". Sono stati quindi i loro detriti a causare la distruzione dell'aereo.
"La Russia farà ovviamente tutto ciò che deve, è nostro dovere capire cosa sia successo oggettivamente" ha detto Putin al presidente azero, nel loro primo incontro da un anno a questa parte. Dopo l'incidente, infatti, i rapporti tra i due erano diventati molto tesi. Ma di fronte all'ammissione di responsabilità, Aliyev ha "espresso gratitudine" nei confronti dell'omologo russo per aver fatto nuova luce sulla tragedia.