Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

A Gaza Israele bombarda l’ospedale Nasser, almeno 19 morti: quattro giornalisti tra le vittime

L’esercito israeliano ha attaccato l’ospedale Nasser, a Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale. Le vittime del bombardamento sarebbero almeno 19, e tra di loro ci sono quattro giornalisti. La struttura è stata colpita due volte in pochi minuti, uccidendo anche i soccorritori intervenuti. I giornalisti uccisi dall’inizio dell’offensiva su Gaza sono 244.
A cura di Luca Pons
0 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Un attacco dell'esercito israeliano al complesso ospedaliero Nasser, nella Striscia di Gaza, avrebbe causato almeno diciannove vittime tra cui quattro giornalisti. Lo ha riportato Al Jazeera, testata per cui lavorava una delle vittime, il fotografo  Mohamed Salama. Gli altri giornalisti uccisi sarebbero la reporter Mariam Abu Daqa (che lavorava tra gli altri con l'agenzia Associated Press) e i cameraman Hossam al-Masri (dell'agenzia britannica Reuters) e Moaz Abu Tah (dell'emittente statunitense Nbc). Ferito un fotoreporter di Reuters, Hatem Khaled.

L'attacco sarebbe stato effettuato prima con un drone israeliano kamikaze, che si è schiantato sulla struttura. Poi, mentre il personale medico interveniva per dare assistenza e i giornalisti per documentare l'accaduto, ci sarebbe stato un secondo attacco che ha colpito i soccorritori. L'esercito israeliano ha negato che sia stata l'aeronautica militare a effettuare l'offensiva, secondo il Times of Israel che ha citato un ufficiale anonimo.

L'ospedale Nasser si trova a Khan Younis, nella zona Sud della Striscia di Gaza (mentre Gaza City, invasa dall'esercito di Tel Aviv, è nel Nord). È uno dei principali luoghi in cui i civili palestinesi possono ancora trovare rifugio e assistenza medica, anche se in condizioni spesso disperate. In più, è uno degli ultimi posti in cui è possibile accedere all'elettricità e a una connessione Internet. Anche per questo molti giornalisti si trovavano sul posto.

Dall'inizio dell'attacco militare sulla Striscia di Gaza, l'esercito israeliano ha ucciso 244 giornalisti. Questa è la stima comunicata dalle autorità palestinesi. Già nelle scorse settimane Amnesty International aveva condannato il governo israeliano: "Nessun conflitto nella storia moderna ha visto un maggior numero di giornalisti uccisi rispetto al genocidio di Israele contro i palestinesi nella Striscia di Gaza".

Nel frattempo, gli attacchi continuano in tutto il territorio della Striscia. Da questa mattina sarebbero almeno 23 le vittime palestinesi. L'agenzia palestinese Wafa ha riportato che nove civili sono stati uccisi in diversi attacchi dell'Idf (le forze armate israeliane): tra di loro anche cinque membri di una famiglia che si trovava a nord-ovest di Gaza City, nella zona di al-Karameh.

Proseguono anche le morti per fame. La scorsa settimana un organismo di esperti che lavora con l'Onu ha dichiarato ufficialmente, per la prima volta, che nella Striscia di Gaza si sta verificando una carestia. Un fenomeno "interamente causato dall'uomo", ha specificato la commissione nel suo dettagliato rapporto, invitando tutte le autorità a intervenire per porre fine alla situazione, portare aiuti umanitari dove sono più necessari e fermare gli attacchi militari.

Dopo le prese di posizione – l'Onu ha chiesto un cessate il fuoco, il governo israeliano ha smentito il rapporto dicendo che si basa su dati falsi ed è "confezionato su misura" per assecondare la narrazione di Hamas – nulla è cambiato. Nelle ultime 24 ore il ministro della Salute di Gaza ha riportato che undici persone sono morte per la malnutrizione, inclusi due bambini. Il numero di vittime della carestia sale così a 300, di cui 117 bambini, e ci si aspetta che continui a crescere sempre più rapidamente se non ci saranno interventi.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views