Egitto, confermate 21 condanne a morte per la strage allo stadio di Port Said (VIDEO)
La Corte d'appello egiziana ha confermato la condanna a morte per 21 tifosi coinvolti negli scontri nel febbraio dell'anno scorso allo stadio di Port Said in cui rimasero uccise oltre 70 persone. Nella stessa sentenza i giudici hanno condannato altri cinque tifosi alla pena dell'ergastolo, mentre per un'altra cinquantina di imputati le pene sono più lievi e vanno a seconda dei casi da un anno a qualche anno di carcere. Sono stati assolti dalle accuse invece alcuni poliziotti e i responsabili del club sportivo di Port Said. La sentenza era molto attesa visto che la fine del processo di primo grado a gennaio aveva causato scontri con la polizia e violenze di piazza sfociate anche in un assalto alla prigione da parte dei parenti degli imputati e decine di vittime tra civili e agenti.
Si temono ora nuovi episodi di violenza anche perché da settimane la città del nord est dell'Egitto è teatro di violentissimi scontri tra manifestanti e polizia. Gli scontri del febbraio dell'anno scorso, pur se scoppiati alla fine di una partita tra l'Al Ahly, squadra del Cairo, e il Port Said, finirono però per coinvolgere le proteste in atto nel Paese contro il governo. Oggi la città sul canale di Suez è ormai apertamente in rivolta contro il governo islamista del presidente Mohamed Morsi e la sentenza potrebbe essere nuova benzina sul fuoco delle proteste. Ad ogni modo le condanne a morte per il momento sono ancora sottoposte al vaglio del Gran Muftì, che normalmente avalla le decisioni dei tribunali ma in questo ha chiesto più tempo per esaminare il caso.