Effetto “proposta choc”: lo spread sale ancora e tocca quota 290 punti

Mercati finanziari ancora in tensione, oggi, in avvio di seduta. Nel "day after" della tempesta che si è abbattuta su Piazza Affari (-4,5 punti percentuali), lo spread tra Btp decennali italiani e Bund tedeschi è balzato sopra quota 290, toccando i 293 punti in apertura e superando, di fatto, la cosiddetta "quota Monti", ovvero quei 287 indicati dal premier uscente come obiettivo del suo governo. Dopo una ulteriore accelerazione fino a 295 punti, nuovo massimo per il 2013, il differenziale è sceso a quota 287. Il rendimento dei nostri titoli è al 4,53%. Si allarga anche il differenziale Bonos/Bund, che si attesta a 386 punti per un tasso del 5,47%. Ancora negative le Borse, con i mercati asiatici in calo e Milano che prova a risalire: Il Ftse Mib ha avviato però le contrattazioni in ribasso dello 0,34% a 16.477 punti. Giù Enel (-2,47%) e Telecom (-3,31%). Negativa anche Madrid, dove l'Ibex scende dello 0,18% a 7.906,5 punti. Perde anche l'euro sul dollaro: all'apertura dei principali mercati valutari del vecchio continente la moneta unica europea viene infatti scambiata con il biglietto verde a 1,3465. Ieri valeva 1,3552 dollari.
Torna quindi ufficialmente il rischio-Italia sui mercati coi timori degli investitori. A influire sulle perdite c'è il caso Mps, oltre che la crisi di Seat Pagine gialle, il cui Cda ha chiesto l’ammissione al concordato preventivo. Il titolo è in asta di volatilità dopo aver perso il 40% e vale 0,0008 euro. Il valore di tutta Seat è quasi nullo: solo 12,5 milioni di euro. Ma la giornata nera di ieri, nei commenti di Wall Street Journal e Financial Times, è legata anche allo spauracchio del ritorno di Silvio Berlusconi e alle sue promesse elettorali. Da parte sua, il Cavaliere replica così: "La Borsa va giù perché c'è un grosso scandalo del Monte dei Paschi di Sienà", che "porta la sfiducia degli operatori internazionali".