Ue: Rating sospeso per i Paesi in difficoltà

L’Unione Europea si prepara ad una nuova riforma delle regole per le agenzie di rating e sui giudizi di affidabilità che queste danno agli Stati. Dopo gli scandali degli anni passati in cui le agenzie sono state accusate di avere sottovalutato i pericoli derivanti da grosse aziende private, ormai da più parti oggi le si accusa, al contrario, di essere troppo intransigenti con gli Stati.
Le tre più importanti agenzie di rating, Standard and Poor's, Moody's e Fitch, sono ormai diventate estremamente potenti nell’influenzare i mercati dei Titoli di Stato, riuscendo così a decidere delle sorti economiche di un’intera Nazione. Anche la crisi italiana, ad esempio, ha avuto un’evidente accelerazione dopo gli ultimi declassamenti del rating sovrano dell’Italia. Per questo motivo da martedì il Parlamento Europeo inizierà una discussione su un nuovo progetto che darà le linee guida per l’azione delle agenzie, soprattutto per vigilare sul loro operato e per evitare che i loro giudizi influiscano troppo pesantemente sui destini degli stati membri dell’Unione Europea.
La prima grande novità, trapelata dalla bozza di riforma, prevede la sospensione del rating per tutti quei Paesi membri che, in crisi economica, stiano negoziando un pacchetto di aiuti con gli organismi finanziari internazionali. In pratica non potrà essere pubblicato in tale periodo nessun giudizio sull’economia dei Paesi in questione, per evitare che essi siano travolti dalla speculazione e che dunque si aggravi la loro situazione finanziaria.

Dopo il grave episodio scoppiato nei giorni scorsi sul rating francese, in tutta l’Europa è una rincorsa a metter freno allo strapotere delle agenzie. In settimana, infatti, durante una fase delicatissima per i mercati, all’improvviso Standard and Poor's ha comunicato, inspiegabilmente, che il rating sui titoli francesi era stato abbassato, facendo scatenare una corsa al rialzo degli interessi dei Titoli francesi. La notizia, smentita poche ore dopo dalla stessa agenzia che ha parlato di un non meglio precisato errore tecnico, ha però avuto risvolti reali ed economicamente costosi.
Anche per questo episodio, nella nuova riforma si cercherà di aumentare la trasparenza nei giudizi delle agenzie di rating e si introdurranno sanzioni per comportamenti volutamente o colpevolmente negligenti. Per i risparmiatori verrà anche concessa l’opportunità di ricorrere ai giudici in caso di danni economici derivanti da comportamenti dolosi da parte delle agenzie.