Borse, Piazza Affari respira: chiusura a +4,70%. Scende anche lo spread

I mercati europei sorridono all’ultima seduta di una settimana a dir poco complicata. A Piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso in netto rialzo, nonostante il dato deludente sul Pil italiano: un +4,7% che fa di Milano la migliore delle borse del Vecchio continente; Francoforte sale di 2,45%, Parigi +2,52%, mentre Londra recupera il 3,08%. Il bilancio della settimana per Piazza Affari resta comunque negativo: rispetto alla chiusura di venerdì scorso, il Ftse Mib, ha lasciato sul terreno il 5,7%. Se si guarda ad un mese fa, la perdita è del 17,3%, su un anno il calo è addirittura del 21,3%.” I mercati hanno giocato a scarabeo cercando un senso: in poco tempo abbiamo spostato la nostra attenzione dalle paure per laCina al petrolio ai dati finanziari alle banche”, è il commento di Ben Kumar, gestore di Seven Investment Management, a Bloomberg. “E’ folle che il mercato abbia prezzi che scontano una recessione e un completo fallimento del sistema finanziario. Ma si direbbe che non sia ancora finita. Ora nessuno vuole essere il primo a fare il toro (rialzista, ndr)”. Scende anche lo spread, che ieri aveva toccato 160 punti: il differenziale Btp/Bund si è attestato ai minimi della settimana, a quota 138 punti con il rendimento del decennale italiano all’1,65%. Il tasso sul titolo a 10 anni del Tesoro scende all’1,64 per cento.
Bene anche Wall Street
Le Borse europee sorridono anche grazie a Wall Street, sostenuta dal recupero del petrolio: alla chiusura dei mercati del Vecchio Continente il Dow Jones cresce dell'1,5% come l'S&P 500, mentre il Nasdaq avanza dell'1,3%. Al Nymex il contratto a marzo viaggia del greggio viaggia in rialzo dell’11,56% a quota 29,21 dollari al barile. Il contratto su aprile sale del 7,6% a 31,02 dollari. Un balzo legato alle voci di un possibile accordo tra i Paesi Opec che potrebbe portare a un taglio della produzione.
Giù la borsa di Tokyo
Le preoccupazioni del clima internazionale dei mercati hanno avuto forti ripercussioni sulla Borsa di Tokyo, che ha perso stamane il 4,84% scendendo per la prima volta da ottobre 2014 sotto la soglia psicologica dei 15mila punti. E la peggior settimana dal 2008. Il bilancio settimanale è drammatico: -11%, con l'apprezzamento dello yen a penalizzare le aziende esportatrici del Sol Levante. In calo anche Hong Kong, seppure in misura minore (-1%). Bilancio settimanale negativo anche a Sydney: -4,2% con le banche sotto pressione.