Pensioni di gennaio 2026, quando vengono pagate: il calendario di Poste Italiane e le novità in Manovra

Le prossime pensioni verranno accreditate sui conti corrente bancari lunedì 5 gennaio 2026. Infatti, solo per il primo mese del prossimo anno, il calendario dei pagamenti coincide con il secondo giorno bancabile. Per i titolari di un libretto di risparmio, di un conto BancoPosta o di una Postepay Evolution che hanno scelto l’accredito e per coloro che abitualmente ritirano i trattamenti in contanti agli sportelli postali varrà la data di sabato 3 gennaio 2026. Poste Italiane ricorda che il pagamento in contanti è ammesso solo per gli importi complessivi fino a 1.000 euro netti.
A partire dal 1° gennaio 2026, le pensioni subiranno un incremento provvisorio dell'1,4% per contrastare l'inflazione registrata nel corso del 2025, salvo conguaglio che verrà effettuato l'anno successivo. Questa rivalutazione provvisaria verrà applicata in misura piena agli assegni fino a quattro volte il trattamento minimo e in misura ridotta per gli importi superiori. In ogni caso, gli aumenti saranno molto limitati: al massimo poche decine di euro. Le pensioni minime passano da 603,4 euro a 611,85 euro mensili (pari a circa 7.954 euro annui).
Oltre alla rivalutazione, sui cedolini del 2026 impatteranno anche altre novità stabilite dalla nuova Manovra economica, come la proroga dell'Ape Sociale e l'addio a Opzione Donna.
Inoltre, non sarà più possibile andare in pensione di vecchiaia anticipatamente cumulando gli importi di forme pensionistiche di previdenza complementare.
A partire dal 1° gennaio 2027, dovrebbe scattare l'adeguamento automatico dei requisiti dell'età pensionabile in base all'aspettativa di vita. Questo significa che per accedere alla pensione di vecchiaia bisognerebbe avere non più 67 anni ma 67 anni e 3 mesi, mentre la pensione anticipata richiederebbe non più 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne ma 43 anni e 1 mese per gli uomini e 42 anni e 1 mese per le donne. Nella Legge di Bilancio 2026 è stato deciso che l'aumento dell'età pensionabile avverrà gradualmente: un mese in più nel 2027 e altri due nel 2028, ad esclusione dei lavoratori che svolgono mansioni gravose o usuranti.
Quando pagano le pensioni di gennaio 2026, il calendario di Poste Italiane
Le prossime pensioni potranno essere ritirate in contanti agli sportelli postali a partire da sabato 3 gennaio 2026. La stessa data varrà per i titolari di un libretto di risparmio, di un conto BancoPosta o di una Postepay Evolution che abbiano scelto l’accredito.
Poste Italiane ricorda che il pagamento in contanti è ammesso solo per gli importi complessivi fino a 1.000 euro netti. Se l’importo spettante supera tale limite, il beneficiario è tenuto a comunicare all’Inps una modalità alternativa di pagamento.
I possessori di carta di debito associate a conti/libretti o di Postepay Evolution potranno prelevare in contanti dagli ATM Postamat della provincia, senza recarsi allo sportello. Inoltre, i possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti potranno usufruire gratuitamente di una polizza assicurativa che consente un risarcimento fino a 700 euro all’anno sui furti di contante subiti nelle due ore successive al prelievo effettuato sia dagli sportelli postali sia dagli ATM Postamat.
Per evitare tempi di attesa superiori alla media, Poste Italiane consiglia a tutti i pensionati, dove possibile, di recarsi a ritirare la pensione in tarda mattinata o durante le ore pomeridiane privilegiando i giorni successivi ai primi.
Pagamento pensioni di gennaio 2026 in banca: le date
Le prossime pensioni verranno accreditate sui conti corrente bancari lunedì 5 gennaio 2026. Infatti, solo per il primo mese del prossimo anno, il calendario dei pagamenti coincide con il secondo giorno bancabile.
Come consultare il cedolino della pensione
Il cedolino della pensione – tramite il quale è possibile verificare se il trattamento ha subito delle modifiche nell'importo e, nel caso, per quale motivo – può essere consultato facilmente sul portale online dell'Inps seguendo questi passaggi:
- effettuare l'accesso a MyInps sul portale tramite Pin, Spid, Carta d'Identità Elettronica (Cie) o Carta Nazionale dei Servizi (Cns);
- tramite la bacheca principale entrare nella sezione "Prestazioni e servizi";
- cliccare su "Cedolino pensione e servizi collegati”.
In alternativa, è possibile chiedere aiuto presso i Caf.
Rivalutazione pensioni 2026, la tabella degli aumenti
La rivalutazione delle pensioni è un meccanismo che, ogni anno, in base agli indici Istat, adegua gli importi dei cedolini all'inflazione. Il ministero dell'Economia ha confermato per il 2026 una rivalutazione provvisoria dell'1,4%. Le pensioni minime passeranno quindi da 603,4 euro a 611,85 euro mensili (pari a circa 7.954 euro annui).
Ma la percentuale non sarà applicata allo stesso modo a tutte le pensioni e dovrebbe seguire questo criterio:
- nella misura del 100% (quindi con un aumento pieno dell'1,4%) sui trattamenti fino a quattro volte il minimo Inps (2.447,4 euro al mese lordi);
- nella misura del 90% (quindi con un aumento dell'1,26%) sui trattamenti con un importo tra quattro e cinque volte il minimo (da 2.447,4 a 3.059,25 euro);
- nella misura del 75% (quindi con un aumento dell'1,05%) sui trattamenti con un importo oltre cinque volte il minimo (da 3.059,25 euro).
In ogni caso, sulle pensioni peseranno aumenti molto limitati: al massimo poche decine di euro.