Patrimoniale del 10% sulle famiglie, proposta shock del Fmi

L'elevato debito pubblico resta ancora una delle zavorre più impegnative per numerose economie nel mondo soprattutto in tempi di crisi economica come quella che stiamo attraversando, per questo si cerca di escogitare ogni metodo per ridurre il deficit pubblico. Una delle proposte in campo per abbattere il debito pubblico e riportarlo ai livelli pre-crisi arriva direttamente dal Fondo Monetario Internazionale e parla addirittura di un prelievo forzoso una tantum del 10% sul patrimonio di ogni famiglia. Un prelievo usato in passato nel dopoguerra da Germania e Giappone ma anche in tempi più recenti proprio in Italia ai tempi del Governo Amato. Il suggerimento del Fmi è inserito nel rapporto "Fiscal Monitor" di ottobre in un capitolo specifico in cui gli esperti del fondo spiegano che "il notevole deterioramento delle finanze pubbliche in molti paesi ha riportato interesse in un prelievo di capitale straordinario sulla ricchezza privata", una misura volta a "ripristinare la sostenibilità del debito" e che sempre secondo il Fmi vede tra i sostenitori del passato anche Pigou, Ricardo, Schumpeter e Keynes, prima che cambiasse idea.

Solo discussioni – Lo stesso istituto ovviamente ha tenuto a chiarire che la questione del prelievo forzoso rappresenta solo una discussione tra esperti e un'ipotesi di cui si parla a livello teorico e nessuna indicazione né tantomeno prescrizione è stata fatta agli stati in questo senso. "Un breve box nel monitor riporta semplicemente le discussioni e le esperienze di un prelievo dei capitali una tantum e riporta l'attenzione sui rischi al ribasso di una simile misura" ha spiegato da Washington un portavoce del fondo, aggiungendo "Quel box non raccomanda nessun prelievo di capitale".