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Pagamento assegno di inclusione a luglio 2025, date di accredito Inps e ultime novità

L’assegno di inclusione è stato erogato martedì 15 luglio 2025 a coloro che, dopo l’esito positivo dell’istruttoria a giugno, dovevano ricevere la prima mensilità. Invece, domani, sabato 26 luglio 2025, arriverà l’accredito per coloro che hanno già ricevuto la misura in precedenza. Ecco chi non riceverà l’Adi a luglio e come fare per tornare a percepire la misura.
A cura di Daniela Brucalossi
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Questo mese, l'assegno di inclusione è stato erogato martedì 15 luglio 2025 a coloro che, dopo l'esito positivo dell'istruttoria a giugno, dovevano ancora ricevere il primo accredito. In questa data, dovrebbero essere stati pagati anche eventuali arretrati. Invece, l'accredito per coloro che hanno già ricevuto la misura nei mesi scorsi e continuano a possedere i requisiti necessari dovrebbe arrivare a partire da domani, sabato 26 luglio 2025.

Per circa 500 famiglie, la mensilità di giugno dell'Adi è stata l'ultima prima di uno stop temporaneo. Infatti, come previsto dalla legge, chi ha ricevuto la prima ricarica a gennaio 2024, il mese scorso ha concluso il primo ciclo di 18 mensilità. Al termine di questo periodo, l'erogazione della misura si deve interrompere per un mese e, per continuare a riceverla – il secondo ciclo durerà 12 mesi – , bisognerà presentare richiesta di rinnovo.

La richiesta di rinnovo dell'Adi può essere presentata tramite gli stessi canali e con modalità molto simili a quelle utilizzate la prima volta. Sarà necessario fare domanda nella sezione dedicata del sito Inps, compilando l'apposito modulo, oppure rivolgendosi a un patronato o a un Caf.

Se la composizione della famiglia non è cambiata l'istanza presentata all'Inps sarà sufficiente e non sarà necessario iscriversi nuovamente alla piattaforma Siisl, né sottoscrivere di nuovo il Pad (Patto di attivazione digitale), ovvero l'impegno a partecipare ai vari programmi di inclusione sociale, o di inserimento nel mondo del lavoro per chi ne ha la possibilità, che saranno proposti ai beneficiari. Invece, se la composizione della famiglia è cambiata, ma comunque i requisiti richiesti sono rispettati, è necessario iscriversi di nuovo al Siisl e sottoscrivere il Pad.

Per aiutare le famiglie fragili in difficoltà durante questo mese di stop, il governo ha deciso di erogare a ciascuna un bonus ponte straordinario pari a massimo 500 euro, come previsto da un emendamento del 18 luglio scorso al decreto Ilva.  L'importo sarà erogato con la prima mensilità di rinnovo dell'assegno e comunque entro e non oltre il mese di dicembre 2025. Lo stesso contributo una tantum verrà erogato, infatti, anche ai nuclei che perderanno la misura nei prossimi mesi.

Assegno di inclusione a luglio 2025, il calendario dei pagamenti Inps

Anche questo mese l'assegno di inclusione viene erogato in due tranche, a seconda delle tempistiche di presentazione e di accoglimento della domanda e di sottoscrizione del patto di attivazione digitale. Questo è il calendario a cui fare riferimento:

  • martedì 15 luglio 2025 è stato accreditato a coloro che hanno presentato la domanda entro giugno (con patto di attivazione digitale sottoscritto ed esito positivo dell'istruttoria sempre a giugno) e che attendevano quindi la prima mensilità;
  • a partire da domani, sabato 26 luglio 2025, verrà accreditato a coloro che l'hanno già ricevuto nei mesi scorsi (sempre che permangono i requisiti necessari).

Come controllare il saldo dell'Assegno di Inclusione Inps

L'unico modo per verificare che gli accrediti dell'Adi siano avvenuti correttamente è controllare il saldo della carta di inclusione, l'apposita prepagata emessa da PostePay. Ci sono diversi modi per farlo:

  • presso gli ATM Postamat, inserendo la carta e digitando il pin;
  • rivolgendosi agli sportelli di Poste Italiane;
  • tramite il servizio di lettura telefonica disponibile al numero verde 800.666.888 da telefono fisso o al numero +39 06.4526.6888 da cellulare o dall’estero.

Cosa succede con la fine del primo ciclo dell'Assegno di Inclusione

Per circa 500 famiglie, la mensilità di giugno dell'Adi è stata l'ultima prima di uno stop temporaneo. Infatti, come previsto dalla legge, chi ha ricevuto la prima ricarica a gennaio 2024, il mese scorso ha concluso il primo ciclo di 18 mensilità. Al termine di questo periodo, l'erogazione della misura si deve interrompere per un mese e, per continuare a riceverla – il secondo ciclo durerà 12 mesi – , bisognerà presentare richiesta di rinnovo.

Come rinnovare l'Adi: le istruzioni e il bonus ponte

La richiesta di rinnovo dell'Adi può essere presentata tramite gli stessi canali e con modalità molte simili a quelle utilizzate la prima volta. Sarà necessario fare domanda nella sezione dedicata del sito Inps, compilando l'apposito modulo, oppure rivolgendosi a un patronato o a un Caf.

Se la composizione della famiglia non è cambiata l'istanza presentata all'Inps sarà sufficiente e non sarà necessario iscriversi nuovamente alla piattaforma Siisl, né sottoscrivere di nuovo il Pad (Patto di attivazione digitale), ovvero l'impegno a partecipare ai vari programmi di inclusione sociale, o di inserimento nel mondo del lavoro per chi ne ha la possibilità, che saranno proposti ai beneficiari. Invece, se la composizione della famiglia è cambiata, ma comunque i requisiti richiesti sono rispettati, è necessario iscriversi di nuovo al Siisl e firmare il Pad.

In questi casi, la domanda sarà accolta, una volta verificati i requisiti, solo quando il richiedente si sarà iscritto alla piattaforma Siisl e avrà sottoscritto il patto. L'erogazione dell'assegno non ricomincerà fino al mese successivo alla firma del Pad.

Per aiutare le famiglie fragili in difficoltà durante questo mese di stop, il governo ha deciso di erogare a ciascuna un bonus ponte straordinario pari a massimo 500 euro, come previsto da un emendamento del 18 luglio scorso al decreto Ilva.  L'importo sarà erogato con la prima mensilità di rinnovo dell'assegno e comunque entro e non oltre il mese di dicembre 2025. Lo stesso contributo una tantum verrà erogato, infatti, anche ai nuclei che perderanno la misura nei prossimi mesi.

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