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Morgan Stanley vede il Pil dell’Italia a -0,2%: “In recessione anche nel 2014”

Secondo la banca d’affari di New York l’economia italiana “resterà probabilmente in recessione per il terzo anno di fila nel 2014” e nel 2015 crescerà meno del previsto.
A cura di Biagio Chiariello
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Secondo Morgan Stanley, il prodotto interno  italiano si contrarrà dello 0,2% quest'anno invece di restare in stagnazione, come precedentemente previsto. Ciò vuol dire che il nostro Paese , scrivono gli analisti della banca d'affari in un report diffuso oggi, "resterà probabilmente in recessione per il terzo anno di fila nel 2014". Le previsioni sono di Daniele Antonucci, economista della banca d'affari, con sede a New York City. "A causa di dati peggiori delle attese – prosegue Morgan Stanley – crediamo che l'economia decrescerà dello 0,2% anno su anno nel 2014, a fronte di una previsione precedente di stagnazione. Prevediamo anche una ripresa minore di quanto atteso in precedenza e ci attendiamo un'espansione dello 0,75% nel 2015, invece del +1% del precedente outlook".

Le prospettive future dell'Italia “appaiono deboli”

E c’è da dire che secondo gli economisti di Morgan Stanley anche le prospettive future dell'Italia “appaiono deboli”. Per gli esperti infatti il Pil italiano crescerà solo dello 0,75% nel 2015, rispetto al +1% ipotizzato finora. Un aumento troppo flebile che "sarà guidato dai recenti tagli fiscali e dal credit easing della Bce, sebbene gli effetti saranno probabilmente piuttosto deboli, insieme all'allentamento delle condizioni finanziarie". E non è tutto: le tensioni geopolitiche rappresentano un rischio al ribasso che potrebbe condizionare un contesto economico che continua a essere "strutturalmente debole, vista la partenza in ritardo e la “poca enfasi da parte del governo sulle riforme", concludono gli esperti.

Morgan Stanley, le previsioni per l'Eurozona

Morgan Stanley taglia anche le previsioni di crescita del Pil nell'Eurozona, a +0,8%. Tra i Paesi dell’UE, secondo gli esperti bancari, oltre all’Italia, solo la Finlandia (-0,5%) resta in recessione nel 2014. Il Pil della Grecia dovrebbe essere piatto, +0,1%, da -3,9% nel 2013. Anche la Spagna e il Portagallo sono in crescita, rispettivamente +1,4% da -1,2% e a +0,9%, da -1,4%. L’Olanda dovrebbero passare, sempre secondo le stime della banca d'affari, da -0,7% a +0,6%. La Germania dal +0,4% del 2013 al +1,5%; la Francia resta allo +0,4%, come l'anno scorso.

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