Minatori, militari e poliziotti andranno in pensione più tardi

Come previsto alla vigilia il Consiglio dei Ministri di oggi ha approvato il nuovo pacchetto di misure che modificano i requisiti di accesso alla pensione per alcune particolari categorie di lavoratori fino ad ora risparmiati dalla riforma previdenziale già varata dal Governo. Lo scopo dichiarato è quello previsto dal decreto Salva Italia ovvero l'armonizzazione dei requisiti di accesso al nuovo sistema pensionistico per le categorie professionali che hanno requisiti diversi rispetto a quelli in vigore. In particolare si tratta dei lavoratori del comparto difesa-sicurezza, dei Vigili del fuoco e del soccorso pubblico e degli iscritti a fondi Inps, ex-Enpals e ex-Inpdap. Numerosi sono i lavoratori colpiti da queste nuove disposizioni del Governo a cominciare dai minatori e dai lavoratori di cave e torbiere, ma nuovi requisiti per la pensione di vecchiaia sono stati stabiliti, ovviamente a secondo dei casi, anche per il personale militare delle Forze armate compresa l’Arma dei carabinieri, per la Guardia di Finanza, per le Forze di polizia a ordinamento civile e per i Vigili del Fuoco. Infine come si legge nel comunicato di Palazzo Chigi "disposizioni di armonizzazione sono dettate per ulteriori categorie di lavoratori, fra cui quelli iscritti al fondo dello spettacolo, nonché per gli spedizionieri doganali e per i lavoratori del settore marittimo".
Questi lavoratori hanno comunque uno status diverso per la pensione – Come fanno sapere dal Governo però i lavoratori dei settori interessati da questi provvedimenti mantengono uno status diverso rispetto ai requisiti generali richiesti per la pensione come è tipico delle loro carriere. In particolare ad esempio per i minatori, una delle categorie più a rischio, è previsto l’aumento di un anno, da 55 a 56, dell’età pensionabile di vecchiaia, mentre per l’accesso alla pensione anticipata il requisito minimo contributivo è di 37 anni e due mesi per il 2013, a cui si aggiunge un ulteriore mese per il 2014. Nel provvedimento infine previsto l'aumento dei requisiti per la pensione anche per attori, cantanti, ballerini e tutti i lavoratori dello spettacolo. Lo schema di regolamento varato dal Consiglio dei Ministri passa ora all’esame delle competenti Commissioni parlamentari e del Consiglio di Stato che dovranno approvarlo definitivamente.