Mediaset-Vivendi, Agcom avverte: “Possibile stop a unione con Telecom”

Nella partita Mediaset-Vivendi interviene l’Authority per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom). Agcom che, in qualità di soggetto di controllo delle norme anti concentrazione nei mercati delle comunicazioni, in una nota sottolinea che, alla luce di operazioni in corso sui mercati azionari, il Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi e Radiofonici (Tusmar) stabilisce un divieto al superamento dei tetti di controllo. Nei dettagli, le imprese di comunicazioni elettroniche che detengono nel mercato italiano una quota superiore al 40 percento non possono acquisire ricavi superiori al 10 percento del Sic (Sistema Integrato delle Comunicazioni).

In virtù di una preliminare analisi su dati 2015, Telecom Italia, il cui azionista di maggioranza è Vivendi, risulta il principale operatore nel mercato delle comunicazioni elettroniche, detenendo il 44,7 percento della quota nel mercato prevalente delle telecomunicazioni. Mediaset, il cui azionista di maggioranza è Fininvest con il 34,7 percento del capitale, raggiunge nel 2015 una quota del 13,3 percento del Sic. Questi dati evidenziano che operazioni volte a concentrare il controllo delle due società potrebbero essere vietate. L’Authority a questo punto procederà ad acquisire tutte le informazioni per verificare il rispetto della normativa vigente.

“Siamo sereni. Non è un'operazione sollecitata, ma non è un atto ostile”, hanno spiegato fonti vicine al gruppo Vivendi replicando sulla scalata a Mediaset definita “atto ostile” da parte della famiglia Berlusconi. Il gruppo, aggiungono le stesse fonti, “si muove nei termini di legge”. Le loro intenzioni “sono coerenti e in linea con quello che ha sempre dichiarato ossia che il gruppo intende sviluppare le proprie attività nel Sud Europa e con ambizioni strategiche nel settore dei media e dei contenuti”.