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Guerra in Ucraina

L’India blocca le esportazioni di grano per la guerra in Ucraina, i possibili effetti sui prezzi in Europa

Il governo indiano ha deciso lo stop alle esportazioni di grano con effetto immediato per tenere sotto controllo i prezzi in patria, ma la mossa potrebbe farli alzare in Europa.
A cura di Giacomo Andreoli
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Stop alle esportazioni di grano. Il governo indiano lo ha deciso, con effetto immediato, per tenere sotto controllo i prezzi in patria, esplosi con la guerra in Ucraina. Sfumano così le speranze europee di soddisfare l'importazione di grano che non arriva più da Kiev con Nuova Delhi. L'India ha visto l'inflazione salire al'8,38%, con un aumento storico dopo otto anni dei prezzi al dettaglio. Il Paese al momento è in grande difficoltà per l'anomala ondata di caldo che ha colpito il suo territorio. In molte zone la temperatura sta raggiungendo i 46 gradi e sono previsti picchi fino a 48 gradi.

Sospendendo le esportazioni l'India può tenere sotto controllo i prezzi, ma la Direzione generale del commercio estero prevede la possibilità di invii eccezionali di grano ad altri Paesi, da considerare caso per caso. La guerra in Ucraina sta mettendo in crisi l'approvvigionamento di grano per tutto il mondo, Italia ed Europa comprese. Mosca e Kiev contribuiscono per quasi un terzo alle esportazioni di grano a livello globale e insieme alla Cina riforniscono in tutto 2,5 miliardi di persone. Con il conflitto in corso le vendite sono rallentate e la situazione rischia di diventare una tempesta perfetta per colpa delle forti piogge degli ultimi tempi in Asia orientale, che stanno compromettendo le colture cinesi.

Ieri il premier Mario Draghi lo ha detto con chiarezza: "Il blocco delle esportazioni di grano dall'Ucraina rischia di provocare una crisi alimentare, che a sua volta può produrre instabilità politica, ma soprattutto provocare una crisi umanitaria di proporzioni straordinarie".

"L'Italia – ha aggiunto- intende continuare a essere in prima linea per costruire un futuro di pace e di prosperità in tutta la regione mediterranea. Intendiamo investire da subito nella sicurezza alimentare, insieme al resto dell'Unione Europea, per rafforzare e rendere più integrate le catene di approvvigionamento". A inizio marzo si è visto un balzo sui prezzi dei prodotti in grano in Europa del 40%, con il valore che poi è sceso gradualmente. Ora quest'ulteriore stop potrebbe portare a un nuovo aumento repentino, forse anche più imponente, ma gli analisti al momento rimangono ancora cauti.

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