Legge di Stabilità 2015, gli emendamenti: dall’aumento pensioni minime all’addio al bollo auto

Dal "bonus bebè" al dimezzamento del bonus di 80 euro per incrementare le pensioni minime; dall'abolizione totale del bollo automobilistico alla tassazione agevolata per il Tfr in busta paga. C'è questo e molto altro ancora tra i 500 emendamenti alla legge di Stabilità 2015 in esame alla Commissione Bilancio della Camera. Inizialmente gli emendamenti erano stati ben 3.700, ma dopo che 1.600 sono stati definiti inammissibili si è arrivati a una decisa scrematura, fino alle attuali 500 proposte avanzate dalle opposizioni. La prossima settimana invece la legge verrà aggiornata con gli emendamenti del governo: le votazioni inizieranno non prima di lunedì, a meno che la capigruppo di Montecitorio non decida di dare la precedenza, in Aula, al Jobs Act. In tal caso i tempi per la Legge di Stabilità si allungherebbero ulteriormente.
Forza Italia: "Cancellare il bollo auto"
La stragrande maggioranza degli emendamenti verte su fondi pensione, bonus e tfr, anche se non mancano proposte piuttosto "radicali". Forza Italia, ad esempio, pensa alla cancellazione del bollo auto (-350milioni di euro per lo stato) e all'abolizione della Tasi, estendendo il bonus di 80 euro anche alle fasce ora escluse ed eliminando clausole di salvaguardia“, ovvero gli incrementi di Iva e accise sui carburanti che scatterebbero qualora l’esecutivo non riuscisse a centrare i risparmi previsti. GI inoltre chiede l’integrazione del fondo per le non autosufficienze e la tassazione agevolata per il tfr in busta paga.
Sel: "No al bonus bebè, sì agli asili nido"
Tra i 130 emendamenti del PD si chiede la riduzione dell'Iva sugli e-book al 4%, il rifinanziamento della Sabatini bis che consentirebbe alle pmi di effettuare l'acquisto di macchinari, la riduzione dell’aumento dell’aliquota della tassazione sui fondi pensione, l'estensione della rateizzazione a tutti i debiti fiscali. Saltate nell'esame della commissione le proposte di Stefano Fassina: una puntava a estendere il Tfr in busta paga ai dipendenti pubblici, ma a quanto pare non ci sono coperture economiche sufficienti. Sel propone di eliminare il "bonus bebè" e destinare fondi alla costruzione di asili nido, estendere il bonus di 80 euro a pensionati, partite Iva e incapienti e dare quello per i nuovi nati anche ai figli degli immigrati irregolari. Da Vendola anche la proposta di "stop" agli sgravi Irap alle imprese che nell’ultimo triennio abbiano licenziato o delocalizzato. Sel propone anche di dimezzare i finanziamenti per gli F35.
M5S: "Aumentare le pensioni minime da 485 a 600 euro"
Il Movimento 5 Stelle invece torna alla carica con il reddito di cittadinanza, ma anche l'abolizione della Tasi: i "grillini" propongono di ridurre il bonus da 80 a 40 euro, destinando risorse alle pensioni minime e aumentandole da 485 e 600 euro. Da segnalare anche la proposta di aumentare il contributo di costruzione per gli interventi edilizi che consumano nuovo suolo, l’aumento degli stanziamenti per l’edilizia scolastica, delle risorse alla Protezione civile e di quelle per le bonifiche.