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Le cartelle fiscali inviate “via raccomandata” sono nulle: lo dice un giudice di Taranto

L’invio di cartelle di pagamento tramite posta non è legittimo: lo dice un giudice di Pace tarantino.
A cura di D. F.
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Il Giudice di Pace di Taranto Martino Giacovelli ha stabilito in una recente sentenza che sono nulle tutte le notifiche delle cartelle di pagamento inviate ai contribuenti tramite raccomandata con avviso di ricevimento (a.r.).  Secondo il magistrato, le modalità corrette di invio rimangono solo quelle prescritte dalla legge: ufficiale giudiziario, messi comunali e agenti della polizia municipale.

La sentenza del giudice tarantino contraddice gli interventi della Cassazione, che negli ultimi anni avevano dato ragione al fisco sancendo la legittimità della notifica attraverso una semplice raccomandata. Secondo  gli esperti del sito di informazione e consulenza legale ‘La legge per tutti' – citati da Adnkronos – una nutrita schiera di giudici di merito ritiene che le modalità di invio delle cartelle di pagamento debbano rispettare tassativamente le indicazioni di legge: tra questi c'è anche il giudice di Taranto secondo cui l’invio della cartella di pagamento tramite raccomandata spedita direttamente dall'Agente per la riscossione (e non per il tramite dell’ufficiale giudiziario, dei messi comunali o degli agenti della polizia municipale, così come sembra imporre la legge) sarebbe nulla.

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