L’asse Merkel-Monti calma lo spread. Piazza Affari su in vista dell’asta Btp

E' un inizio di settimana all'insegna della serenità, quello che si apre oggi per i mercati finanziari. Accelera Piazza Affari con un progresso vicino ai 2 punti percentuali (Ftse Mib a +1,93% e All Share a +1,71%). Brillano Banco Popolare (+5,12%), Unicredit (+4,07%) e Intesa Sanpaolo (+4,29%). Un importante rialzo che è figlio anche delle insistite dichiarazioni dei giorni scorsi da parte di Mario Draghi, presidente della Bce, e dei principali leader europei sull'intenzione di salvare l'euro. «Germania e Italia prenderanno tutte le misure necessarie a proteggere l'Eurozona» La promessa è di Mario Monti e di Angela Merkel, che hanno avuto ieri una conversazione telefonica per discutere sulla situazione europea. Delle sintonie tra Roma e Berlino sulle prossime mosse da compiere per mettere in sicurezza l'eurozona, ne ha beneficiato anche lo spread. Rispetto alla chiusura di venerdì scorso a 456, il differenziale tra i Btp e il Bund a 10 anni è rimasto poco variato, ma comunque in calo. Lo spread si è abbassato sotto la quota dei 450 punti (447) con un rendimento che scende al 5,87. Il differenziale calcolato sui Bonos spagnoli è, invece, a 538 punti, per un rendimento del 6,77% .
L'ottimismo dei leader europei e sulle prossime mosse della Bce ha fatto dimenticare anche i risultati non proprio esaltanti riguardanti i dati sulla produzione giapponese a giugno e sulla fiducia delle imprese coreane ai livelli più bassi degli ultimi tre mesi. Bene un po' tutte le borse asiatiche con Tokyo che sale dello 0,8%, in constrasto Hong Kong (+1,61%) e Sanghai (-0,89%), ancora in fase di contrattazioni, bene invece Seul (+0,8%) e Sidney (+0,85%), sostenuta dall'andamento dei titoli estrattivo-minerari. Segni "più" anche sugli altri listini europei: Londra guadagno lo 0,1%, Parigi e Francoforte lo 0,6%. Anche la borsa di Atene apre in rialzo, registrando un +0,31%, con l’Indice Generale a 588,09 punti.
Oggi, intanto, occhi puntati sull'importante test costituito dall'ultima asta dei titoli italiani a 5 e 10 anni prima della pausa estiva. Il Tesoro ha in programma l'offerta di Btp da 3 a 5,5 miliardi di euro a 5 e 10 anni. In particolare la forchetta di offerta è di 1,25-2,25 miliardi di euro di Btp benchmark quinquennale giugno 2017, fra 1,5 e 2,5 miliardi del decennale settembre 2022, e da 250 a 750 milioni della tredicesima tranche di BTp novembre 2015, per un obiettivo massimo complessivo di 3,5 miliardi, non enorme, ma che date le nuove condizioni sui mercati e le novità che gli investitori attendo per la settimana prossima, dovrebbe riscuotere buon successo secondo gli esperti.