In Italia record mondiale di tasse e sommerso (VIDEO)

Che la pressione fiscale sui contribuenti italiani è molto alta è cosa risaputa e non passa mese che qualche istituzione nazionale o internazionale lanci l'ennesimo allarme. Ora a darne ulteriore conferma arriva uno studio ad hoc della Confcommercio che non solo prova con i numeri quello che ormai è evidente, ma rivela che l'Italia detiene il record mondiale della pressione fiscale effettiva o legale. Come si legge nel rapporto della Confcommercio, infatti, nel 2012 la pressione fiscale effettiva nel nostro Paese, cioè quella che mediamente è sopportata da un euro di prodotto legalmente e totalmente dichiarato, è pari al 55%, una percentuale molto distante da quelle delle altre nazioni dove pure la pressione fiscale è alta come la Danimarca, dove è al 48,6%, la Francia (48,2%) e la Svezia (48%).
Evasione fiscale per 154 miliardi di euro – Questo record, avvertono dall'associazione dei commercianti, rischiamo di portarcelo dietro per un bel po' di anni visto che di abbassare le tasse in questo momento non se ne parla e nel nostro Paese esiste un sommerso economico enorme. Come precisa l'ufficio studi di Confcommercio, infatti, a contribuire a questa percentuale "più elevata della nostra storia economica recente e record mondiale assoluto", non sono solo le tasse ma anche e soprattutto un sommerso economico di proporzioni enormi quantificato in circa il 17,5% del Pil che equivale ad un'evasione di circa 154 miliardi di euro. L'Italia rappresenta dunque il primo Paese al mondo anche per percentuale di evasione, davanti a Messico (12,1%) e Spagna (11,2%), anche se le misure di contrasto degli ultimi anni fanno intravedere una leggera tendenza alla diminuzione.
Tasse sempre in crescita negli ultimi dodici anni – Certamente però a contribuire alla pressione fiscale effettiva è anche un'alta tassazione che, soprattutto con le nuove manovre economiche varate dal governo per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013, pone l'Italia ai vertici anche nella classifica della pressione fiscale apparente. Nell'elenco dei Paesi Ocse per il rapporto tra gettito e Pil l'Italia è al quinto posto con il 45,2% di pressione fiscale apparente dietro a Danimarca (47,4%), Francia (46,3%), Svezia e Belgio (45,8%). Come ci dicono i dati con le varie riforme economiche che si sono succedute in Italia tra il 2000 e il 2012 è stato innalzato il prelievo fiscale di 3,4 punti percentuali a fronte di una pressione apparente che in media è scesa di nove decimi nell'area euro e di un punto percentuale nell'Ue a 27.