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I lavoratori stranieri in Italia versano 4 miliardi di euro di Irpef

Secondo i dati elaborati dalla Fondazione Leone Moressa in Italia ci sono 2,3 milioni di lavoratori stranieri che complessivamente dichiarano 30,3 miliardi di euro, pagando più di 4 miliardi di Irpef. È un esercito di contribuenti fondamentale per il fisco, ma la platea si allarga ancora di più se si considerano i nati all’estero: sono 4,2 milioni e anno versato 9 miliardi di euro in Irpef nel 2020.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Gli stranieri che lavorano in Italia versano più di 4 miliardi di euro di Irpef. I dati della Fondazione Leone Moressa rivelano il valore essenziale dei lavoratori stranieri per la nostra economia: i contribuenti stranieri hanno dichiarato nel 2020 un volume di redditi pari 30,3 miliardi di euro, pagando le imposte sul reddito delle persone fisiche. La Fondazione, specializzata sull'analisi della presenza straniera in Italia, spiega che i dati del ministero dell'Economia e Finanze sulle dichiarazioni dei redditi del 2020 permettono di verificare quanto pesa la componente immigrata sul totale dei contribuenti. Parliamo di 2,3 milioni di lavoratori stranieri tra badanti, colf, piccoli commercianti, muratori e tanti altri mestieri. L'impatto, infatti, è tutt'altro che trascurabile, soprattutto in un periodo in cui si sono finanziate misure emergenziali a suon di miliardi ottenuti con lo scostamento di bilancio.

La Fondazione Leone Moressa allarga il campo ai contribuenti che non sono nati in Italia: sono 4,2 milioni e nel 2020 hanno dichiarato 60,2 miliardi di euro di redditi e versato 9 miliardi di euro di Irpef. Tra il 2010 e il 2019 i contribuenti nati all'estero sono aumentati del 27,2%, con un aumento conseguente dei redditi dichiarati del 31,5%. In generale rappresentano il 10,2% del totale dei lavoratori che pagano le tasse in Italia. La maggior parte, però, si trova nella fascia più bassa – il 15,9% -, contro il 4,3% in quella più alta. Quasi della metà di loro, infatti, ha dichiarato un reddito annuale inferiore ai 10mila euro, mentre tra i nati in Italia la percentuale scende a meno di uno su tre. Opposta la situazione per i redditi superiori ai 25mila euro: sono poco più di uno su dieci contro un italiano su tre. A livello territoriale la distribuzione si concentra nelle Regioni del Nord: Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Ma anche nel Lazio.

In generale la differenza tra i redditi tra nati in Italia e all'estero è piuttosto evidente: un contribuente nato all'estero ha dichiarato mediamente 14.680 euro versando 3.360 euro di Irpef, cioè quasi 8mila euro in meno rispetto a un italiano. Se si scende alle Province il picco massimo si tocca a Prato, in Toscana, dove l'incidenza dei contribuenti nati all'estero è del 23,4%. Tra le grandi città svetta Milano, che registra un 14,6%. A livello di genere, invece, la componente femminile è al 44,5%, ma sale verticalmente se si parla dei Paesi dell'Europa dell'Est o del Sudamerica. Per ciò che riguarda gli Stati d'origine più rappresentati al primo posto c'è la Romania con 635 mila contribuenti, poi l'Albania con 162 mila e la Cina con 149mila.

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