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Guerra dei dazi, pace quasi fatta tra Usa e Cina: “Accordo per riduzione graduale delle tariffe”

Stati Uniti e Cina hanno raggiunto un accordo per la revoca graduale dei dazi commerciali punitivi reciproci che da mesi alimentavano la tensione tra i due paesi, con pesanti ripercussioni sull’economia mondiale. L’accordo preliminare, come ha sottolineato un portavoce del Ministero del Commercio di Pechino, sarà raggiunto nel corso del mese di novembre.
A cura di Ida Artiaco
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Pace quasi fatta dal punto di vista commerciale tra Usa e Cina. I due paesi hanno infatti annunciato di aver raggiunto un accordo per la revoca graduale dei dazi commerciali punitivi reciproci, che da mesi alimentavano una vera e propria guerra fredda tra Pechino e Washington, la quale stava avendo ripercussioni significative sull'economia mondiale e sulla fiducia degli investitori. L'accordo preliminare sarà tuttavia raggiunto soltanto nel corso del mese di novembre.

"Nelle ultime due settimane, i principali negoziatori dei due paesi hanno condotto discussioni serie e costruttive", ha affermato Gao Feng, portavoce del Ministero del Commercio cinese, all'agenzia Bloomberg. "Hanno concordato – ha proseguito l'alto funzionario nel corso di una conferenza stampa – una cancellazione per fasi e progressiva delle tariffe aggiuntive, come progresso verso un accordo finale". Se confermato dagli Stati Uniti, questo accordo tariffario potrebbe essere l'ultimo segno di una distensione delle relazioni tra Pechino e Washington. "Se entrambe le parti raggiungono un primo accordo preliminare, devono annullare i loro dazi supplementari, con la stessa aliquota e nelle stesse proporzioni", ha sottolineato ancora Gao Feng.

Inizialmente, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il suo omologo cinese Xi Jinping avrebbero dovuto firmare un accordo preliminare a metà novembre a margine di un vertice dei Paesi Apec. Ma l'evento è stato cancellato a causa della crisi sociale che sta scuotendo il Cile, dove avrebbe dovuto tenersi. E Trump ha affermato che i due Paesi "sceglieranno un nuovo posto" per la firma. Un accordo, anche parziale, rassicurerebbe i mercati mondiali e segnerebbe una pausa nella guerra commerciale bilaterale, lanciata nel marzo 2018 dall'iniziativa della Casa Bianca per porre fine alle pratiche commerciali che considera "ingiuste", con dazi per un valore di 112 miliardi di dollari e che riguardano una lunga serie di prodotti esportati da Pechino, tra cui figurano abbigliamento, elettrodomestici, e monitor a schermo piatto.

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