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Fisco, come cambia l’8 per mille: la priorità va all’edilizia scolastica

L’emendamento al decreto fiscale sancisce che per le risorse indirizzate alla ristrutturazione, al miglioramento, alla messa in sicurezza , all’efficientamento energetico e all’adeguamento antisismico degli immobili adibiti all’istruzione, “la deroga si applica nei limiti della stessa tipologia di intervento, senza possibilità di diversa destinazione”. Un tentativo di superare un effetto per cui lo Stato può derogare la destinazione d’uso della risorsa, finendo puntualmente per tagliare alcune voci.
A cura di Annalisa Girardi
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Arriva un altro emendamento al decreto Fiscale della pentastellata Carla Ruocco, presidente della commissione Finanze e relatrice al decreto, che punta a rivedere la normativa con cui ogni anno i contribuenti italiani destinano ogni anno allo Stato tramite l'8 per mille dell'Irpef. La proposta di modifica sarà depositata alla Camera lunedì 25 novembre. Con l'emendamento si vuole aprire alla possibilità per il cittadino di scegliere, al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi, la destinazione della quota statale dell'8 per mille.

I cinque possibili destinatari a cui sarà possibile destinate la quota sono:

  • fame nel mondo
  • calamità naturali
  • assistenza ai rifugiati
  • conservazione di beni culturali
  • ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili adibiti all'istruzione scolastica di proprietà pubblica (Stato, enti locali territoriali)

Proprio su quest'ultima categoria, in cui compaiono anche gli immobili di proprietà del Fondo edifici di culto destinati a uso scolastico, si vuole mettere l'accento: l'emendamento, infatti, punta anche al superamento dell'effetto deroga per quanto riguarda la destinazione delle risorse. Come spiega il Sole 24 Ore, con la deroga alla destinazione d'uso, a cui il Governo può ricorrere per far fronte alle emergenze di quell'anno, le risorse statali finiscono puntualmente per vedersi tagliate. Questo succede quindi anche per quanto riguarda i contributi destinati all'edilizia scolastica. Ma l'emendamento sancisce che per le risorse indirizzate alla ristrutturazione, al miglioramento, alla messa in sicurezza , all’efficientamento energetico e all’adeguamento antisismico degli immobili adibiti all'istruzione, "la deroga si applica nei limiti della stessa tipologia di intervento, senza possibilità di diversa destinazione".

I tagli alle risorse destinate allo Stato non sono da poco conto. Nel 2017 la quota statale dell'8 per mille Irpef ammontava a circa 30 milioni di euro: un numero ben inferiore, di almeno 6 volte, rispetto a quello emerso dalle indicazioni dei contribuenti, per cui risultavano oltre 181 milioni di euro in risorse da dedicare allo Stato. Una sforbiciata dovuta alle decisioni della Presidenza del Consiglio, che può scegliere di derogare i fondi. Nel 2017 è risultata la seguente ripartizione dell'8 per mille, per una cifra pari a circa 1,2 miliardi di euro.

  • Stato: 181.066.782
  • Chiesa Cattolica: 1.021.012.493.224
  • Unione italiana Chiese avventiste del 7° giorno: 31.745.033
  • Assemblee di Dio in Italia: 41.319.033ù
  • Unione delle Chiese metodiste Valdesi: 534.277.439
  • Chiesa Evangelica Luterana in Italia 72.492.905
  • Unione delle comunità ebraiche italiane 64.113.293
  • Unione Cristiana Evangelica Battista 8.872.517
  • Chiesa Apostolica: 344.096
  • Arcidiocesi Ortodossa: 91.495.743
  • Unione Buddhista Italiana: 114.861.164
  • Unione Induista Italiana: 121.371.098
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