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Contributo del 65% a chi sostituisce la caldaia. Galletti: “Così combattiamo lo smog”

Il governo stanza 900 milioni di euro per sostenere la lotta all’inquinamento, che ha toccato livelli preoccupanti soprattutto in Pianura Padana.
A cura di D. F.
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Via libera da parte del governo al cosiddetto "decreto caldaie", il provvedimento che predispone incentivi per la sostituzione di quelle non a norma perché eccessivamente inquinanti. Ad annunciarlo è stato il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti che, nel corso di un vertice a Bologna – ha incontrato i rappresentanti di Lombardia, Emilia, Piemonte e Veneto, le quattro Regioni del Nord dove a gennaio i tassi di inquinamento atmosferico hanno toccato livelli preoccupanti. Verrà anticipata l’applicazione delle leggi sull’efficienza energetica delle caldaie che prevede una classificazione degli impianti sulla  base delle emissioni prodotte. Chi acquisterà caldaie poco inquinanti beneficerà di contributi che copriranno fino al 65% della spesa; a disposizione per l’intero territorio italiano ci sono 900 milioni di euro: 700 destinati ai privati e 200 agli edifici pubblici.

La misura si è resa necessaria proprio a causa dei livelli di inquinamento definiti "critici" dallo stesso ministro Galletti, che non esclude l'apertura da parte dell'Unione Europea di procedure di infrazione a causa degli sforamenti dei limiti di legge eccessivamente lunghi: in Pianura Padana la situazione più difficile, con livelli di polveri sottili in alcune zone superiori di tre volte rispetto ai limiti. Male anche altre nove città del nord Italia, dove per 15 giorni su 25 i tassi di inquinamento sono stati troppo alti. Non aiuta, in questo senso, il meteo: solo la pioggia, in arrivo da dopo domani, dovrebbe sistemare le cose.

 Intanto Legambiente ha consegnato al ministro i primi dati del dossier "Mal’Aria" relativi all'anno in corso. La città peggiore risulta essere Cremona che nei primi 25 giorni dell’anno ha fatto registrare 20 sforamenti (ne sono permessi 35 nell’arco dell’anno); alle sue spalle Torino con 19, Frosinone con 18. Treviso, Padova, Vicenza e Reggio Emilia seguono a loro volta in classifica, con 15 giorni di sforamento. "La qualità dell’aria nel bacino padano negli ultimi anni è migliorata, ma la situazione resta critica – ha commentato Galletti – e dobbiamo fare ancora di più. Nel 2016 il ministero dell’Ambiente ha investito oltre 100 milioni di euro, cui vanno sommate le singole azioni delle regioni per la limitazione delle polveri sottili. Oggi abbiamo anche un tavolo di coordinamento fra le varie regioni che contribuirà a migliorare ancora di più la situazione".

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