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Assegno unico per i figli, arrivate le prime domande all’Inps: come richiederlo e a quanto ammonta

Secondo i dati dell’Inps dal 1° gennaio ad oggi sono arrivate già 1,75 milioni di domande per quasi 3 milioni di figli. L’assegno unico scatterà da marzo.
A cura di Giacomo Andreoli
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Il nuovo sussidio statale per i figli, l'assegno unico che riunisce tutti i bonus familiari e i sostegni alla natalità validi fino allo scorso anno, è già stato richiesto da 1,75 milioni di persone. I dati sono dell'Inps, l'ente che riceve ed elabora le domande. Secondo i tecnici dell'Istituto di previdenza i bambini e i ragazzi coinvolti sono quasi 3 milioni (precisamente 2,89 milioni), ma è ancora lontano l'obiettivo di raggiungere tutta la platea. Ci sono infatti circa 7 milioni di famiglie (per un totale di 11 milioni di minori o maggiorenni con meno di 21 anni) che potenzialmente potrebbero richiedere il sussidio mensile.

L'importo ricevuto per ogni figlio varia in base all'Isee, cioè l'indicatore della ricchezza del nucleo richiedente, con una cifra massima di 175 euro a bambino. Se non si presenta l'Isee, però, si ha comunque diritto a 50 euro al mese per ogni figlio. Fare domanda subito è importante: chi avrà fatto la procedura sul sito dell'Inps entro giugno potrà infatti ricevere gli arretrati da marzo, mentre chi verrà dopo riceverà l'assegno solo dal momento in cui è stata accolta la richiesta.

Assegno unico, tutti gli importi in base all'Isee

Possono chiedere l'assegno unico tutti i genitori: lavoratori dipendenti e autonomi, ma anche pensionati e disoccupati. Vale per i cittadini italiani, europei o con permesso di soggiorno, che sono residenti in Italia da almeno due anni. Con un Isee fino a 15mila euro si ha diritto a 175 euro al mese per ogni figlio minorenne e 85 euro per ogni ragazzo tra i 18 e i 21 anni (se studia, è registrato come disoccupato, fa servizio civile o guadagna meno di 8mila euro all'anno). In questa fascia di ricchezza c'è una maggiorazione di ulteriori 85 euro dal terzo figlio in poi.

Al crescere dell'Isee diminuiscono le cifre: tra i 15mila e i 20mila euro di reddito, per ogni figlio minorenne si prendono 150 euro, per i maggiorenni sotto i 21 anni 73, con maggiorazione di 71 euro dal terzo figlio. Per chi ha un indice di ricchezza tra i 20mila e i 30mila euro, quindi, le tre cifre sono: 100, 49 e 43 euro. E infine per chiunque sia sopra i 40mila o non presenti l'Isee: 50, 25 e 15 euro.

A tutto ciò si aggiungono ulteriori 100 euro per i nuclei familiari con più di 4 figli, 30 euro al mese in più se entrambi i genitori lavorano e guadagnano meno di 15mila euro e una maggiorazione da 105 euro in caso di figli minorenni disabili e non autosufficienti. Sul sito dell’Inps, comunque, c'è un simulatore per calcolare l’importo preciso dell’assegno per ogni famiglia.

Assegno unico, come fare domanda

La domanda può essere presentata da uno dei due genitori direttamente sul sito dell'Inps. Non servono documenti o certificazioni, ma è necessario lo Spid, la Carta di identità elettronica (Cie) o la Carta dei servizi (Cns). Oltre al sito ci sono il contact center dell’istituto (al numero 803164 gratuito da fisso e allo 06164164 a pagamento da cellulare) e il patronato, che può aiutare i genitori.

Se si presenta la domanda entro la fine di questo mese l'assegno viene pagato a partire dal prossimo, tra il 15 e il 21. Se si fa richiesta entro il 30 giugno si ricevono gli arretrati da marzo. Chi invece farà domanda da giugno prenderà i soldi solo dal mese dopo.

Chi già riceve il Reddito di cittadinanza, infine, non deve inoltrare una nuova domanda all'Inps. L'Istituto verserà direttamente la quota prevista per l’assegno assieme al sussidio.

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