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Ebbe una storia con una donna sposata: la Chiesa riabilita Don Vito Isacchi

Il sacerdote è stato riabilitato dopo un lungo percorso di riflessione. Potrà tornare a svolgere le sue funzioni a L’Aquila.
A cura di Davide Falcioni
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Don Vito Isacchi, il parroco finito nella bufera per una love story con una donna sposata, scoperta e denunciata dal marito tradito, per la Chiesa è un sacerdote "recuperato", e per questo è stato a tutti gli effetti riabilitato. Stando a quanto si è appreso, dal 2008 – ai tempi della relazione, quando era vice parroco della parrocchia della chiesa di San Giustino a Roma – al 2011 quando è arrivato a L'Aquila, ha fatto "un percorso di discernimento vocazionale" per tentare di capire se rimanere nella chiesa oppure lasciare gli abiti talari. In questo "cammino" è stato seguito da monsignor Giovanni D'Ercole, ora vescovo di Ascoli Piceno, che lo ha portato con sé nel capoluogo abruzzese quando è diventato ausiliare. Don Vito Isacchi, di origini bergamasche, iniziando con ruoli umili, gradualmente si è fatto apprezzare fino a diventare cerimoniere di D'Ercole e poi dell'attuale arcivescovo de L'Aquila, monsignor Giuseppe Petrocchi. Stando a fonti interne alla curia abruzzese, la decisione sul futuro del prete da parte di monsignor Petrocchi non sarà esemplare, dal momento che il religioso si sarebbe  "pentito e redento".

Il caso, tuttavia, non è ancora chiuso definitivamente: gli avvocati dell'uomo tradito Daniele Di Nunzio e Giuseppe Di Nardo, hanno intenzione di chiedere ancora i motivi per i quali non è stato adottato alcun provvedimento di censura a carico di un sacerdote che ha avuto una relazione con una donna sposata. Le istanze erano state presentate in passato anche alla Diocesi di Roma e alla Cei, ma sono rimaste senza risposta. Dal canto loro i legali di Don Vito hanno inoltrato richiesta di pagamento delle spese legali nei confronti del coniuge tradito cui potrebbe seguire, addirittura, un pignoramento. Atto, secondo quanto trapelato, che ha mandato su tutte le furie i legali e lo stesso ex marito tradito visto che un uomo di chiesa che fa saltare un matrimonio violando le norme ecclesiastiche, non può chiedere anche il risarcimento.

Per il momento l'ex marito ha ottenuto dal Tribunale di Roma un risarcimento di 15.000 euro per la depressione in cui era piombato dopo la scoperta del tradimento: i giudici al termine di un processo durato cinque anni tuttavia hanno condannato solo la donna e non il prete. Ma c'e' di più: nella sentenza di un anno fa il tribunale ha respinto l'istanza risarcitoria contro il bergamasco Don Vito Isacchi condannando il marito tradito a corrispondere all'adultero in paramenti sacri la somma di 3mila e 200 euro.

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