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Ddl anticorruzione è legge, la Camera dà il via libera definitivo

Dopo la fiducia al governo votata ieri, la Camera dei Deputati ha dato il via libera definitivo al testo del disegno di legge anticorruzione.
A cura di Antonio Palma
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Dll anticorruzione è legge, la Camera da il via libera definitivo

Dopo il voto di fiducia concesso ieri dalla Camera, oggi Montecitorio ha dato il via libera definitivo al disegno di legge anticorruzione  così come approvato dal Senato. I sì al ddl voluto dal Governo sono stati 480, 19 i voti contrari e 25 gli astenuti, in particolare hanno votato contro il provvedimento i deputati  dell'Idv mentre si sono astenuti i radicali e alcuni onorevoli dissidenti dai loro partiti. Hanno votato a favore invece i leghisti che ieri però avevano votato contro la fiducia al governo sul testo del ddl. Dopo un iter a dir poco travagliato con un approvazione del testo al Senato, modificato poi dalla Camera e nuovamente modificato dal Senato, il disegno di legge recante "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione" dopo la pubblicazione in gazzetta sarà legge.

Presto la norma sull'incandidabilità dei condannati – Soddisfazione da parte del Ministro della giustizia Paola Severino che sul ddl anticorruzione si è spesa molto cercando di trovare una mediazione tra le diverse richieste dei gruppi parlamentari. "Sono molto soddisfatta, i numeri della votazione dimostrano come ci sia stata una grande condivisione di questo progetto", ha detto il Ministro al termine della votazione finale in Aula. Come aveva già fatto in Senato, Severino ha assicurato ai deputati che il Governo intende utilizzare la delega prevista in questa legge sull'incandidabilità dei condannati al più presto e comunque entro la fine della legislatura in modo da applicarla già dalle prossime elezioni politiche.

Al Governo spetta il compito di varare i regolamenti attuativi – Proprio per per accelerare i tempi Severino aveva deciso di porre la questione di fiducia sia in Senato che alla Camera visto che i numerosi emendamenti presentati dai parlamentari, spesso a sproposito come i vari Salva Ruby, avrebbero allungato in maniera sproporzionata i tempi di approvazione. Una legge chiesta anche dall'Europa ma che alla fine però soddisfa pochi essendo ovviamente un compromesso tra le parti. Oltre alle modifiche per i reati di concussione e corruzione, introdotti numerosi nuovi reati come il traffico di influenze illecite e la corruzione tra privati e varata la nuova Authority anticorruzione che avrà poteri ispettivi e sanzionatori. Prevista inoltre maggiore trasparenza nelle Pubbliche amministrazioni con codice di comportamento e sanzioni. Ora la palla passa però di nuovo al Governo che oltre ad esercitare la delega sull'incandidabilità dovrà varare una serie di provvedimenti e regolamenti attuativi che daranno corpo alla legge anticorruzione.

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