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Decreto sulle liberalizzazioni: ecco i nuovi emendamenti

Presentati in Commissione Industria al Senato nuovi emendamenti su preventivi scritti, tribunali d’impresa e srl semplificate. Ancora da sciogliere il nodo farmacie.
A cura di Alfonso Biondi
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Il Presidente del Consiglio Mario Monti

Gli emendamenti al decreto sulle liberalizzazioni sono stati depositati presso la Commissione industria del Senato e prospettano qualche piccola correzione al provvedimento. Per iniziare, l'esecutivo ha fatto retromarcia sulla disposizione che obbliga i professionisti a redigere un preventivo in forma scritta al cliente, qualora quest'ultimo ne avesse fatto richiesta: nel nuovo emendamento presentato in Commissione si legge infatti che il compenso è "previamente»" reso al cliente "con un preventivo di massima".

Srl semplificate e atto notarile gratis- Confermata la possibilità per i giovani al di sotto dei 35 anni di aprire una srl semplificata. La costituzione dovrà essere certificata da un atto pubblico, che il notaio disporrà in maniera gratuita. Secondo tale emendamento, riformulato dai relatori Filippo Bubbico (Pd) e Simona Vicari (Pdl), il consiglio nazionale del notariato sarà tenuto a vigilare "sulla corretta e tempestiva applicazione delle disposizioni da parte dei notai".

8 nuovi tribunali d'impresa- Cambia anche la formulazione iniziale riguardante i nuovi "tribunali d'impresa". L'emendamento presentato dal governo prevede che, accanto alle 12 sezioni specializzate già esistenti, vengano istituiti 8 nuovi tribunali per le imprese presso i tribunali e le corti di appello con sede nel capoluogo di ogni regione dove tali sezioni non esistono. La Lombardia, però, ne avrà due. Il territorio che risulta compreso nella regione Valle D'Aosta e Trentino Alto Adige sarà posto sotto la competenza, rispettivamente, di Torino e Venezia. L'istituzione delle nuove sezioni specializzate, infine, non dovrà comportare alcun incremento del personale in organico.

Nodo farmacie- L'esecutivo avrebbe pronto un emendamento anche sulle farmacie, ma non l'ha ancora depositato in commissione. Indicazioni importanti dovrebbero arrivare nella giornata di domani, tuttavia sembra abbastanza chiaro che il nodo da sciogliere riguardi il "quorum" per le nuove aperture:  3.300 la proposta del governo, fino a 3.800 la richiesta arrivata in Parlamento.

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