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Database di chi abusa animali per impedirgli di possederne uno, la nuova tendenza in Usa

La pratica di registrare i condannati come avviene con i registri degli aggressori sessuali è sempre più diffusa a livello locale per scongiurare che possano ripetersi le stesse violenze.
A cura di A. P.
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Un registro pubblico, una sorta di database condiviso a livello nazionale, dove dovrebbero essere registrati tutti quelli che vengono condannati per abusi sugli animali così da rendere impossibile per loro poterne possedere altri. È la strada verso cui si stanno orientando diverse contee e stati statunitensi sulla spinta lanciata dalle associazionisti animaliste locali. Il meccanismo  è simile a quanto già avviene nel Paese con i registri  degli aggressori sessuali, portando così il reato verso un nuova frontiera. Ad oggi in effetti chi commette violenza sugli animali di solito viene condannato a pene molto basse rispetto alle torture atroci a cui hanno sottoposto le vittime e da tempo si cercano soluzione alternative per punire i colpevoli

La pratica al momento è diffusa a livello locale per iniziativa di alcune contee Usa ma l'estensione del registro a livello statale o federale sarebbe un grosso passo in avanti lungo questa strada. Il meccanismo infatti impedirebbe ai colpevoli di poter continuare a possedere altri animali e quindi diminuirebbe il rischio di recidiva. Il registro infatti dovrebbe andare di pari passo con le leggi i materia di acquisto o adozione di animali. Negozi e rifugi infatti dovrebbero controllare se la persona interessata ha precedenti specifici e quindi negargli il possesso del cucciolo. Una simile proposta è arrivata anche in Europa , i particolare in  Gran Bretagna ma per il momento senza esito

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