Thomas Raggi sui progetti futuri dei Maneskin: “Non stiamo lavorando su nuove canzoni, dividerci ci aiuterà”

Thomas Raggi ha pubblicato il suo primo album da solista, "Masquerade", seguendo di sei mesi l'esordio da solista di Damiano David. Sono due, quindi, i componenti dei Maneskin che sono andati oltre collaborazioni, singoli sparsi o EP dance, e che hanno dato vita a un vero e proprio primo album da soli. Il chitarrista della band romana lo ha fatto seguendo il suo istinto rock – strada diversa quella scelta da Damiano che ha voluto esplorare il suo lato più pop con Funny Little Fears – e collaborando con alcuni nomi grossi del genere. Prodotto da Tom Morello (già nei Rage Against the Machine e Audioslave), Raggi ha collaborato con artisti del calibro di Beck, Nic Cester dei Jam, Alex Kapranos dei Franz Ferdinand, Sergio Pizzorno dei Kasabian e Chad Smith dei Red Hot Chili Peppers, tra gli altri.
Intervistato da NME, storica rivista inglese che supporta i Maneskin fin dalla vittoria dell'Eurovision, il chitarrista ha anche aperto una parentesi sulla band composta oltre che da lui e da Damiano David, anche da Victoria De Angelis al basso e Ethan Torchio alla batteria. Al giornalista che gli ha chiesto cosa significasse l'uscita di due album solisti da parte sua e di Damiano David, Raggi ha risposto che l'idea era quella di sperimentare in mondi diversi: "Immagino che quando torneremo in studio porteremo molti elementi diversi, perché ognuno ha affrontato un percorso diverso".
Il chitarrista spiega che questo percorso è solo un bene per la band: "Credo che aiuterà molto il processo creativo della band. Penso che ci sia qualcosa di positivo nel fatto che tutti abbiano [spazio per] sperimentare". Eppure, per adesso, pare che non ci sia nulla di nuovo in cantiere, nessun nuovo materiale su cui stanno lavorando "ma abbiamo delle cose interessanti che potremo provare quando torneremo in studio", ha spiegato il musicista che si è anche sperimentato in una nuova veste, quella di cantante: "Tutto è iniziato con una base strumentale alla chitarra, poi ho pensato a un ritmo di batteria e la voce è stata l'ultimo passaggio. Quindi ho provato a cantare alcune melodie e dopo ho seguito delle lezioni e ho capito che forse la mia voce non era poi così male!".