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Testo e significato di Fuoco di Paglia, Mace sorprende ancora con Mengoni, Gemitaiz e Frah Quintale

Fuoco di paglia è la nona strofa del nuovo disco di Mace, dal titolo Maya: all’interno, le voci di Marco Mengoni, Gemitaiz e Frah Quintale. Qui il testo e il significato della canzone.
A cura di Vincenzo Nasto
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Mace, 2024
Mace, 2024

A tre anni da Obe, il produttore Mace, nome d'arte di Simone Benussi, ha pubblicato nelle scorse ore Maya: il progetto è stato anticipato dall'uscita dei singoli Non mi riconosco con Salmo e Centomilacarie, e Ruggine con Chiello e Coez. Il progetto contiene 16 tracce, tra cui Fuoco di Paglia: si tratta di uno dei tentativi più interessanti dell'album, che vede alternarsi le voci di Marco Mengoni, Frah Quintale e Gemitaiz. Una delle peculiarità del producer, ormai da 20 anni nel mondo della musica urban, è la complessità dei suoni ricercati, ma soprattutto l'abbinamento ibrido tra i vari mondi musicali proposti. Qui il testo e il significato di Fuoco di paglia.

Il testo di Fuoco di Paglia

Con quegli occhi hai sfregato sfere di cristallo
Per aprire un varco ti è passato uno spiraglio
Forse siamo solo capitati, o eri li che mi aspettavi
Le mie mani ancora grandi uguali
Sulla faccia giunta solo qualche, sbaglio

Con te ie, ie, ie-ie
Se vado su una fuori serie
Non so come ti riesce
Sto accelerando ancora ie, ie, ie-ie
Stiamo toccando le stelle
Non ero pronto come sempre

Ma che senso io, io, io
Chiuso nella mia vestaglia
Ma la cosa mi proteggе, ma la cosa mi protegge
Da un granello di sabbia
Da quando sеi arrivata tu, tu, tu, tu
Tu-tto un fuoco di paglia
E ogni tanto provo a dirtelo
Ogni tanto provo a dirtelo
E mi scotto le labbra

Ogni tanto provo a dirtelo, baby
Che cambiare me, è come voler dar fuoco al mare con un fiammifero
Si però mi sento libero se mi lasci
E vai via proprio il giorno che poi la notte piovono i sassi
Io sono uscito senza ombrello allora
Pensa se io non esistessi, quanti giorni persi
Senza farsi male, senza urlarsi addosso e dopo subito scopare
C’è crollato il mondo addosso che ci posso fare
Sto senza le vele col maestrale, ye

Ma con te ie, ie, ie-ie
È come stare sempre in ferie
E non so come ti riesce
Lo stai facendo ancora, ie, ie, ie-ie
Stiamo toccando le stelle
Scappare sempre, a che cosa serve

Ma che senso io, io, io
Chiuso nella mia vestaglia
Ma la cosa mi protegge, ma la cosa mi protegge
Da un granello di sabbia
Da quando sei arrivata tu, tu, tu, tu
Tu-tto un fuoco di paglia
E ogni tanto provo a dirtelo
Ogni tanto provo a dirtelo
E mi scotto le labbra

Il significato di Fuoco di paglia

Fuoco di Paglia rappresenta la nona traccia del disco Maya, prodotto da Mace. La canzone si produce in un intro con gli archi che si fondono pienamente con la voce di Marco Mengoni: la sua presenza all'interno del brano serve da collante tra le strofe di Gemitaiz e Frah Quintale. Al centro della canzone, un chiaro messaggio: "Cambiare me, è come voler dar fuoco al mare con un fiammifero". Si sta raccontando di una relazione in cui i protagonisti stanno "toccando le stelle, non ero pronto come sempre", ma la voracità non è sempre un bene, anzi produce un "fuoco di paglia", in cui alla fine "ogni tanto provo a dirtelo e mi scotto le labbra". La complessità di un rapporto si misura con il passare del tempo, ma soprattutto con l'evoluzione dei due partner: in Fuoco di Paglia non ci si arrende al potere o al compromesso, ma a ciò che rende felici i protagonisti.

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