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Sean ‘Diddy’ Combs condannato, dovrà scontare altri 4 anni di carcere

Arriva la condanna per il rapper, con due capi d’accusa relativi al trasporto di persone oltre i confini statali con finalità di prostituzione. Per lui anche una multa da 500mila dollari.
A cura di Andrea Parrella
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Sean “Diddy” Combs è stato condannato oggi a 50 mesi di carcere federale (4 anni e 2 mesi) per due capi d’accusa relativi al trasporto di persone oltre i confini statali con finalità di prostituzione. Secondo quanto previsto dal Mann Act. Il giudice Arun Subramanian, nel corso dell’udienza presso la Corte federale del distretto meridionale di New York, ha inoltre imposto una multa da 500.000 dollari, il massimo consentito dalla legge. “È una condanna pesante che rispecchia la gravità dei suoi crimini e della sua condotta”, ha dichiarato il giudice, richiamando l’attenzione sulla responsabilità individuale dell’imputato e sui danni causati alle vittime.

Le accuse e le testimonianze contro Sean "Diddy" Combs

Combs, detenuto dal settembre 2024, vedrà conteggiato il tempo già scontato nella pena complessiva. Le imputazioni hanno riguardato in particolare le relazioni con due donne: Cassie Ventura, con cui Combs ha avuto un legame durato circa dal 2007 al 2018, e una donna identificata con lo pseudonimo “Jane”, con relazioni successive fino al 2024. Secondo l’accusa, entrambe sarebbero state costrette, sotto minacce e coercizioni, a intrattenere rapporti sessuali con altri – in alcuni casi con escort – durante feste organizzate conosciute come “freak-offs”. Nonostante Combs sia stato assolto da capi di imputazione più gravi come traffico sessuale e associazione a delinquere, il verdetto ha riconosciuto la sua colpevolezza in relazione a condotte di prostituzione interstatale.

Il rimorso e l'impegno a cambiare di Diddy

Durante l’udienza di condanna, Diddy aveva preso la parola in una memoria in cui aveva definito il proprio passato comportamento con parole molto forti, ammettendo responsabilità e cercando di esprimere un percorso morale: Ha descritto le sue azioni come “disgustose, vergognose e malate” e ha detto che si sentiva profondamente pentito per il dolore causato alle vittime, con cui si è scusato pubblicamente. Quindi aveva aggiunto: "Ho perso me stesso. Ho bisogno di aiuto. Non posso cambiare il passato, ma posso impegnarmi a diventare una persona migliore”. 

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