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Se dici una bugia non metterla per iscritto: la grafia smaschera le menzogne

Gli studi di grafologia non solo rivelano aspetti della personalità e dello stato d’animo ma smascherano l’attitudine a mentire. Ecco come distinguere le intenzioni di chi scrive.
A cura di Silvia Buffo
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L'attitudine a mentire, abbastanza frequente nel genere umano, può essere smascherata dalla grafia. Da sempre gli studi condotti su di essa svelano aspetti psicologici, il carattere e le condizioni di spirito di una persona e pare che sia possibile capire anche la veridicità delle affermazioni di chi scrive proprio da come ci appaiono nero su bianco. La menzogna e il raggiro possono emergere a partire da un'arguta analisi grafica. A nulla serve la manipolazione del bugiardo dinanzi ad un grafologo.

L'imbroglio della calligrafia

L'inganno e la persuasione del falso si celano dietro ‘costellazioni di segni‘, che possono essere decifrati e tradotti nelle intenzioni reali di chi mente nella maniera più spudorata. Individuate le caratteristiche grafiche tipiche dell'imbroglio, si tratta di un insieme di segni che connota menzogna. Presi nella loro singolarità gli stessi risulterebbero innocui ma presi e interpretati nel loro insieme, possono far pensare a una situazione di tendenza all’imbroglio e alla bugia.

La grafia pendente e il camaleontismo

Esempio di grafia 'pendente'
Esempio di grafia ‘pendente'

La grafia pendente e inclinata verso destra rivela predisposizione all’inganno. Il soggetto maschera il proprio egoismo attraverso atteggiamenti di finto altruismo e raggira il prossimo celantosi dietro strategie di mimetismo, sfoderando una certa dose di oppurtunismo con persone e circostanze, orientandole a proprio favore.

La grafia accurata e il falso perbenismo

Esempio di grafia 'accurata'
Esempio di grafia ‘accurata'

Una grafia accurata e eccessivamente in ordine denota una notevole predisposizione all'imbroglio. Persuade attraverso la sua credibiltà calligrafica e chi legge non è più ingrado di differenziare la verità dall'inganno. Denota di fondo una certa esigenza di apparire e dei complessi legati ai propri limiti che vengono mascherati il più possibile, celando ambiguità caratteriale.

La grafia inanellata e la seduzione

Esempio di grafia 'inanellata'
Esempio di grafia ‘inanellata'

Chi scrive con caratteri inanellati, in particolare nelle “m” ed “n”, è predisposto a sfruttare la seduzione in ogni occasione, cerca di attirare benevolenza dal proprio inerlocutore attraverso strategie di magnetismo e stile, segni grafici che si lasciano ricordare come i caratteri di questo biglietto. Una grafia che mira a conquistare, a portare su di sé l'attenzione e la profonda considerazione altrui.

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