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Recovery, 7 miliardi per la cultura: dai borghi al Recovery Art ecco gli interventi

Sono 6,675 i miliardi di euro stanziati per la cultura dal Pnnr presentato dal premier Mario Draghi in questi giorni. Dall’efficientamento energetico di cinema, teatri e musei ai Grandi attrattori, passando per le strategie digitali per il patrimonio culturale: ecco come, secondo il ministro Dario Franceschini, la “cultura darà un grande contributo alla ripresa del Paese” con il Recovery Plan.
A cura di Redazione Cultura
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Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, presentato ieri e oggi alle due Camere dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi, in vista dell’invio del testo alla Commissione europea, spicca il ruolo che avrà la cultura nel Next Generation UE. Con 6,675 miliardi di euro complessivi, frutto dell'addizione tra 4,275 miliardi di euro a cui si sommano nel Fondo Complementare gli investimenti del Piano Strategico Grandi attrattori culturali, per 1,460 miliardi per 14 interventi, la cultura sarà uno dei grandi volani per il rilancio del Paese dopo la pandemia. Secondo il ministro Dario Franceschini, infatti, la cultura "darà un grande contributo alla ripresa del Paese", sottolineando come nel Pnnr ci sia una parte molto importante di risorse, che dimostra come "l'attenzione di questo governo nei confronti della cultura è molto forte". Ma vediamo, nello specifico, quali sono gli interventi che saranno messi in campo quando arriveranno al nostro Paese le diverse tranche di finanziamento previsto dal Recovery Plan europeo.

Dal punto di vista generale, l'obiettivo è secondo il ministro "quello di incrementare il livello di attrattività del sistema culturale e turistico del Paese attraverso la modernizzazione delle infrastrutture, materiali e immateriali". Nello specifico, si va dalle piattaforme e le strategie digitali per il patrimonio culturale, al miglioramento dell'efficienza energetica di cinema, teatri, musei. Seguiranno interventi di rigenerazione dei tanti piccoli borghi di cui è cosparsa l'italia, la messa in sicurezza delle chiese di torri e campanili con un programma specifico che si chiamerà "Recovery Art".

Altri programmi di grande rilievo saranno: la protezione e la valorizzazione del patrimonio rurale, lo sviluppo e il potenziamento della industria cinematografica, con investimenti previsti anche per Cinecittà e per il Centro sperimentale di cinematografia. Ecco, infine, i piani di intervento per favorire la ripresa dei settori creativi e 14 interventi strategici per i "Grandi attrattori", da Porto Vecchio di Trieste allo Stadio Franchi di Firenze , dal recupero dell'ex Complesso della Manifattura Tabacchi di Palermo dal Museo del Mediterraneo Waterfront a Reggio Calabria, dal restauro della Colombaia a Trapani al recupero del real Albergo dei Poveri a Napoli.

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