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Phil Collins non sta morendo, dice un portavoce: “È in ospedale per un’operazione al ginocchio”

Phil Collins non è ricoverato in un centro di cure palliative spiega un portavoce rispondendo alle voci che si erano diffuse in rete.
A cura di Redazione Music
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Phil Collins – ph David Wolff–Patrick:Redferns
Phil Collins – ph David Wolff–Patrick:Redferns

Phil Collins non sta morendo e soprattutto non è ricoverato in una struttura per le cure palliative come sembrava stando ad alcuni commenti che avevano cominciato a girare sui social nei giorni scorsi. Il batterista e cantante dei Genesis, infatti, sarebbe ricoverato in ospedale a causa di un'operazione al ginocchio alla quale sarebbe stato obbligato a sottoporsi e non sarebbe "affatto vicino alla morte", stando a quanto comunica un portavoce dell'artista a TMZ per mettere uno stop alle voci in circolazione. Nei giorni scorsi tante persone avevo speculato sulle condizioni di salute dell'artista scrivendo che quest'ultimo fosse stato ricoverato in una struttura per le cure palliative.

Perché i fan erano preoccupati per Collins

La preoccupazione si è diffusa a macchia d'olio tra i fan dell'artista perché Collins da anni ha smesso di esibirsi dal vivo a causa delle sue condizioni di salute che sono critiche fin dal 2007, quando subì una grave lesione spinale, le cui conseguenze portarono gravi danni ai nervi e a un piede che perse completamente la sensibilità. da anni le immagini di Phil Collins sono legate al bastone con cui si sostiene oppure all'ultimo concerto in cui si esibì da seduto, unica condizione che gli permise di esibirsi anche perché il batterista ha enormi problemi a stare in piedi per periodi troppo lunghi.

Le condizioni di salute di Phil Collins

All'inizio del 2025 in un'intervista a MOJO Collins spiegò che non aveva più voglia di fare musica: "Continuo a pensare che dovrei scendere in studio e vedere cosa succede. Ma non ne ho più voglia. Il fatto è che sono stato male, intendo molto male…" disse alla rivista smentendo quello che si diceva qualche mese prima, ovvero che il cantante stesse lavorando a nuova musica a distanza di vent'anni dall'ultima volta. Delle sue condizioni ne aveva anche parlato nel documentario "Phil Collins: Drummer First" quando disse che suonare la batteria aveva avuto "un impatto negativo sulle mie mani e gambe".

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