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Perché il nuovo album di Jovanotti Niuiorcherubini esce giovedì e non venerdì

Jovanotti annuncia l’album “NIUORCHERUBINI”, registrato in 6 giorni a New York, uno spazio di libertà che uscirà giovedì 20 novembre.
A cura di Francesco Raiola
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Jovanotti a New York mentre registra NIUORCHERUBINI
Jovanotti a New York mentre registra NIUORCHERUBINI

Jovanotti ha annunciato l'uscita del suo nuovo album NIUORCHERUBINI per giovedì 20 novembre. Nulla di strano, se non fosse che di regola l'uscita degli album, in Italia, è solitamente di venerdì. Nella nota stampa di presentazione di questo nuovo lavoro del cantante romano, infatti, se ne spiega il motivo: "Esce di giovedì perché va dove vuole: NIUIORCHERUBINI avrà un percorso suo, fuori dagli schemi e senza un ciclo promozionale convenzionale: è un progetto che sceglie la sua strada dall’inizio alla fine" si legge nella nota stampa dell'album annunciato a sorpresa qualche giorno fa, durante la presentazione del suo tour L'arca di Lorè, che vede la leg italiana intitolata Jova Summer Party.

Durante la conferenza stampa, Jovanotti ha anche spiegato – rispondendo a Mattia Marzi del Messaggero – che "venerdì esce l’album di Ramazzotti, di Eros, in cui c’è un pezzo con me, e quindi magari avrà giustamente una visibilità. Anche Cremonini esce venerdì e dentro ci saranno i nostri duetti su ‘L’ombelico del mondo‘ e ‘Mondo‘. Ma in realtà non è un dogma, quello di uscire il venerdì. Il venerdì è solo una tradizione: si può uscire quando vuoi. Non è che a Spotify il resto della settimana dormono

Perché di solito si pubblica il venerdì

Dal 2015 gli album escono il venerdì in tutto il mondo, come regola per combattere la pirateria. Il Global release Day, infatti, fu istituito per trovare un giorno unico per la pubblicazione di musica nuova, così da uniformare tutto il mondo e evitare che l'uscita in giorni diversi delle canzoni e degli album alimentasse la pirateria, risolvendo il problema dello sfalsamento dei calendari. In questo modo, quindi si è permesso un marketing unico per tutto il mondo e l'accessibilità simultanea su piattaforme di streaming.

Album registrato a New York in tempi record

L'album, come ha spiegato Jovanotti, è stato registrato in sei giorni di session a New York – negli studi tra Brooklyn Recording e Astoria (Queens) -, appunto, durante l'ottobre del 2025, quindi registrato e pubblicato in tempi record. "Un progetto nato in modo spontaneo, inatteso e completamente libero nelle intenzioni e nel processo creativo" continua la nota stampa. Il cantante ha spiegato che questo nuovo progetto non era previsto ma "sopraffatto dalle notizie di guerre e da una sensazione di impotenza rispetto alla follia umana ho pensato di immergermi in qualcosa che amo e che mi fa sentire nel flusso della vita".

E consapevole che la musica non ferma le guerre, Jovanotti sottolinea come, però, la musica sia quello che fa lui e ci si dedica corpo e anima "affidando a lei le mie emozioni. Amo la musica, soprattutto amo sentirla nascere: lo studio di registrazione, gli strumenti, i microfoni, le parole che diventano melodie, ritmo, canzoni". A un certo punto ha deciso, quindi, di contattare il produttore Federico Nardelli e un gruppo di musicisti amici della Grande Mela, e "attraverso amici e amici di amici e conoscenti di amici musicisti in un lampo abbiamo organizzato una settimana di session, anzi 6 giorni per essere precisi".

Jovanotti con la chitarra, in studio a New York
Jovanotti con la chitarra, in studio a New York

L'omaggio a Lucio Dalla

Per rendere ancora meglio quel senso di urgenza e imminenza, il cantante ha deciso di registrare in presa diretta su nastro analogico queste tredici canzoni che sono state rigorosamente eseguite dal vivo in studio, senza editing, correzioni o sovraincisioni. Il titolo, invece, nasce come omaggio a DALLAMERICARUSO, l'album che Lucio Dalla registro proprio a New York il 23 marzo 1986 per pubblicarlo l'ottobre successivo: un best of che conteneva anche un inedito, ovvero quella Caruso che diventerà un classico della musica italiana. Nell'album si sentirà anche la città con il traffico, le sirene e il rumore delle notti.

Nell'album saranno presenti musicisti provenienti da mondi differenti, dalla salsa al soul passando per afrobeat, tropicalismo, funk. Una scelta che segue quella che è la direzione di Jovanotti da sempre e che negli ultimi anni abbiamo visto ripresa anche live. I musicisti sono stati scelti "per la loro capacità di generare imprevedibilità e movimento. Ogni traccia nasce dall’incontro tra culture, tecniche, sensibilità diverse, e dalla curiosità reciproca che ha guidato queste giornate di lavoro".

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