
Nella terza sfida della terza serata di Sanremo Giovani 2025 si sono affrontati per il turno successivo Mimì e Petit, due vecchie conoscenze del talent system italiano. Da un lato c’era una delle cantanti più sorprendenti delle ultime annate di X Factor e vincitrice dell'ultima edizione. Dall'altra c’era uno dei personaggi più amati della penultima edizione di Amici, conclusasi con la finale della categoria canto insieme alla vincitrice Sarah Toscano e ai finalisti Mida e Holden. I due giovani autori si sono esibiti rispettivamente con "Sottovoce" e "Un bel casino": due brani che, per diversi elementi, hanno attratto il pubblico. Infatti, parlando di Petit, poi vincitore della sfida, si riallacciano alcuni fili del gossip legato al testo del brano: alcuni versi della canzone potrebbero essere indirizzati alla ballerina Marisol Castellanos, ex partner del giovane cantante. Alla fine della terza serata, i promossi alla semifinale di Sanremo Giovani sono Welo, Caro Wow e Petit, che si aggiungono ad Antonia, La Messa, Cmqmartina, Angelica Bove, Nicolò Filippucci e Soap.
Il tentativo r'n'b e neo soul di Mimì, anche grazie alla presenza di Shablo
Tra chi lamenta una disparità di giudizio anche sulla costruzione del roster per la semifinale di Sanremo Giovani, l'eliminazione di Mimì non rappresenta solo un'occasione mancata di accedere al Festival di Sanremo 2026. Anzi, tutti i segnali portano a una futura partecipazione negli anni a venire, che sarebbe un riconoscimento all'altezza della sua voce. Ma proprio quando si poteva pensare che questa fosse l'occasione giusta per osservare talenti già riconosciuti e in grado di portare una nuova dimensione musicale al Festival, si è fatto un passo indietro.
Mimì avrebbe portato in finale la sua "Sottovoce", una ballad soul che pesca a piene mani nell'attualità musicale d'oltreoceano. Lo sottolinea lei stessa nella descrizione del brano, quando fa riferimento a un'artista come SZA. Ma soprattutto sta cercando, anche attraverso la direzione musicale del producer Shablo, che l'ha voluta subito con sé alla fine di X Factor 2024, di rilanciare nel mercato mainstream una scena r'n'b e soul. Né è la prova proprio "Manifesto", l'album in cui Mimì compare in "Meglio che mai", "Gelido" e "Love Me".
Un'occasione mancata per allargare i confini musicali del Festival di Sanremo 2026
Facendo un passo indietro, ma soprattutto astraendoci dal contesto competitivo e di gusti che una giuria ha la possibilità di esprimere, l'eliminazione di Mimì diventa anche un'occasione mancata per allargare i confini musicali al Festival di Sanremo 2026. Una direzione intrapresa negli ultimi 7 anni, che ha visto in Amadeus uno dei precursori. E adesso, in un momento che avrebbe potuto sbloccare un ulteriore step di riconoscimento, davanti alla platea più grande in Italia, si è scelto di puntare sull'usato garantito. E non perché "Un bel casino" non rappresenti una bella evoluzione di Petit, soprattutto nella scrittura rispetto ad Amici. Il pericolo è sicuramente quello della sovrapposizione con alcuni Big del Festival, anche perché la formula utilizzata da Petit non è sicuramente sconosciuta, come si vede osservando i brani del recente passato.
La sera dei miracoli di Lucio Dalla, uno dei momenti più emozionanti di X Factor 2025
E bisognerà attendere ancora un po' per l'esplosione — questa volta nazional-popolare — di Mimì, che dalla sua ha non solo una voce che le permetterà di spaziare su più ambienti musicali. La giovane età, infatti – lei è classe 2007 -, le permetterà di rifarsi nei prossimi anni. Un piccolo rimorso rimane, soprattutto per chi ha seguito il suo percorso a X Factor: sarebbe stato interessante vederla, durante la serata delle Cover, interpretare "La sera dei miracoli" di Lucio Dalla. È stato uno dei momenti indimenticabili di X Factor 2024, sarebbe diventato un segno di continuità con il suo recente passato.