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L’ex fidanzata di Ian Watkins, cantante pedofilo ucciso in carcere: “Pensavo succedesse prima, sono sollevata”

L’ex fidanzata di Ian Watkins, il cantante dei Lostprophets – condannato a 29 anni di carcere per reati su minori – ucciso in carcere in Gran Bretagna ha parlato in esclusiva dicendosi contenta per quanto avvenuto e che sperava succedesse prima.
A cura di Redazione Music
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Ian Watkins – ph Simone Joyner:Getty Images
Ian Watkins – ph Simone Joyner:Getty Images

L'ex fidanzata di Ian Watkins, ex cantante dei Lostprophets, ucciso sabato in carcere da due uomini, mentre stava scontando 29 anni per reati sessuali su minori ha dichiarato al Daily Mail che è sorpresa che ci sia voluto così tanto tempo per ucciderlo. La Polizia ha arrestato e accusato di omicidio due uomini che erano nello stesso carcere dell'uomo, ovvero Rashid Gedel, 25 anni e Samuel Dodsworth, 43 anni: i due avrebbero ucciso l'uomo con un coltello, con un taglio alla gola di Watkins che non è riuscito a salvarsi neanche con l'arrivo dei soccorritori. Nell'agosto del 2023 Watkins era sopravvissuto a un'altra aggressione avvenuta nella prigione definita "Monster Mansion".

La donna, Joanne Mjadzelics, che a causa delle violenze subite dall'ex fidanzato soffre di autolesionismo e Disturbo da Stress Post-Traumatico ha spiegato al giornale che è un grande shock per lei ma che che è sorpresa che questa cosa non sia avvenuta prima e anzi aspettava da tempo che le arrivasse la telefonata con questa notizia: "Andava in giro con un bersaglio sulla schiena fin dal primo giorno in cui è entrato in prigione – ha detto al Daily Mail -. Ho sempre avuto paura che uscisse e mi rintracciasse o qualcosa del genere, quindi questa cosa è stata un sollievo" ha spiegato.

Ian Watkins – ph Simone Joyner:WireImage
Ian Watkins – ph Simone Joyner:WireImage

Ma la donna ha anche aggiunto che il suo desiderio, dopo ciò che aveva subito, era proprio quello di vederlo morto: "Lo volevo da molto tempo dopo tutto quello che ha fatto. Sono sollevata, mi sento come se mi fossi tolta un peso dalla testa" ha detto sottolineando come era la seconda volta che tentavano di ammazzarlo tagliandogli la gola: "Mi aspettavo che succedesse prima. È lì dentro da quasi 13 anni" ha spiegato la donna il cui pensiero, adesso, va alle famiglie delle vittime che, spiega, staranno provando lo stesso sollievo che ha provato lei. L'uomo con cui era fidanzata, spiega, era nient'altro che un manipolatore: "L'uomo di cui mi sono innamorata non è mai esistito".

Ian Watkins era il cantante dei Lostprophets, una delle band inglesi più note di quegli anni, portando album e canzoni in cima alle classifiche della Gran Bretagna. Dopo le accuse e la condanna al cantante gli altri componenti della band hanno preso le distanze, dichiarandosi "affranti, arrabbiati e disgustati" per i crimini che aveva commesso la persona che condivideva la loro quotidianità. Il carcere di Wakefield, dove era detenuto Watkins è di massima sicurezza e ospita 600 persone tra cui alcuni dei criminali più pericolosi del regno Unito. Qualche settimana fa un rapporto aveva denunciato come la violenza in carcere fosse aumentata notevolmente rispetto a qualche anno fa.

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