Da Servillo a Zingaretti, il Teatro attacca il Governo: “Attacco politico a Massini declassare il della Pergola”

Un gruppo di attori e registi teatrali hanno firmato una lettera contro l'aggressione del Governo al Teatro della Pergola di Firenze e al Teatro della Toscana. A inizio luglio la guerra culturale tra la Fondazione teatro della Toscana e il Governo si era conclusa con la scelta della Commissione incaricata di declassare alcuni teatri toscani, tra cui quello fiorentino Della Pergola da teatro nazionale a teatro della città con una conseguente perdita economica stimabile in un paio di milioni. La scelta del Governo ha scatenato le proteste del direttore del Teatro cittadino, lo scrittore Stefano Massini, inviso a questo Governo, della Sindaca di Firenze Sara Funaro, che è anche la Presidente della Fondazione e dal Presidente della regione Toscana Eugenio Giani, entrambi membri del Partito Democratico.
Chi ha firmato il documento a favore del Teatro della Pergola
Ieri è stato reso pubblico un documento, una lettera aperta, firmata da tantissimi attori, registi e addetti al settore teatrale che hanno voluto esprimere vicinanza a Massimi e al teatro fiorentino dopo quello che considerano un attacco politico al direttore. Tra i primi firmatari ci sono nomi come quelli di Umberto Orsini, Toni Servillo, Luca Zingaretti, Ottavia Piccolo, Sonia Bergamasco, Fabrizio Gifuni, Francesco Montanari, Vinicio Marchioni ma anche Mimmo Borrelli, Davide Enia e Lucia Calamaro, tutti uniti per affermare a gran voce che il verdetto della commissione è "dettato da un esclusivo criterio politico".
Cosa denuncia la lettera aperta

Gli artisti denunciano come dalle carte della Commissione sia evidente, per loro, che la decisione di declassamento sia un vero e proprio attacco politico al direttore e ai lavoratori del Teatro della Pergola "ma anche alla qualità di tutti noi che porteremo il nostro lavoro nella stagione di indiscutibile livello configurata dal nuovo direttore" che ha subito, stando ai firmatari "un'aggressione senza precedenti". Qualche settimana fa, infatti, la Commissione chiamata a giudicare e votare ha dato un punteggio di 4.50 su un massimo di 7 per la direzione artistica, di 5.5 su 9 per la qualità professionale del personale artistico, 5 su 9 al progetto di produzione, mentre, tra gli altri, ha dato 6 su 6 alla qualità artistica degli spettacoli ospitati, 1 su 1 a ricerca, educazione e fidelizzazione del pubblico.
Perché il Teatro della Pergola è stato declassato
Tra maggio e giugno i verbali della Commissione del MiC hanno dimostrato come ci fosse perplessità da parte del Ministero e che era soprattutto un attacco al nuovo direttore, come quando si legge che il programma triennale "per quanto poetico, risulta estremamente generico, se non inesistente" e che pare che non si tratti più del Teatro della Toscana ma bensì del Teatro del Direttore Artistico Stefano Massini a cui si aggiungevano perplessità sul bilancio. Valutazioni che hanno spaccato lo stesso organismo consultivo del MiC da cui si sono dimessi tre commissari in disaccordo con le perplessità dei colleghi.
La formula con cui è avvenuto il declassamento è stata questa: "La Commissione non ritenendo di poter esprimere una valutazione compiuta, conferma, all'unanimità dei presenti, la non valutabilità del progetto triennale presentato dalla Fondazione Teatro della Toscana, previsto come condizione necessaria per il riconoscimento della qualifica di Teatro nazionale". La votazione non ha avuto il voto dei tre commissari dimissionari. E Massini definì pessimo il parere sulla commissione: "Escono questi verbali l'altro ieri che sono una netta fiondata contro il sottoscritto, netta nettissima" spiegò.