Chiamamifaro, un Ep dopo Amici: “Peccato per le critiche sui miei genitori, avrei preferito fossero sulla musica”

Chiamamifaro ha pubblicato l’Ep Lost & Found, uscito subito dopo la partecipazione ad Amici: la cantautrice ne ha parlato a Fanpage a cui ha spiegato anche il rapporto congli amici in trasmissione, i suoi esordi e le critiche per essere figlia di Cristina Parodi e Giorgio Gori.
A cura di Francesco Raiola
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Chiamamifaro a Fanpage - ph Francesco Galgano
Chiamamifaro a Fanpage – ph Francesco Galgano

Chiamamifaro, nome d'arte di Angelica Gori, è una cantautrice che ha trovato enorme popolarità grazie alla partecipazione all'ultima edizione di Amici. Al programma di Maria De Filippi la cantautrice c'è arrivata forte di una carriera che era già cominciata, il suo nome girava già tra addetti ai lavori e ascoltatori, ma ovviamente la visibilità del programma le ha dato una spinta enore di notorietà, anche se non è arrivata all'ultima puntata, uscendo comunque nel Serale della trasmissione. Chiamamifaro ha pubblicato l'Ep Lost & Found in cui riprende un po' quelle che erano le sonorità che esplorava anche in precedenza, e contiene anche gli inediti che ha portato ad Amici e scritti assieme a Riccardo Zanotti e Federica Abbate. Fanpage ne ha parlato con la cantautrice che ha raccontato anche dell'ingresso ad Amici, dell'amicizia, delle polemiche per essere la figlia di Giorgio Gori e Cristina Parodi.

Qualche anno fa cantavi di non voler diventare grande, a che punto siamo adesso?

Credo che alla fine sia successo, negli ultimi anni e ti dirò, forse non è stato così male. Io tendo sempre a rifugiarmi nei ricordi, nell'adolescenza, in quegli anni molto leggeri perché a volte mi spaventano un po' le responsabilità però  ci sto prendendo la mano.

Dicevi anche “No, la cantante non va bene Pensa a qualcosa dove si lavora"

Posso dire che si lavora a far la cantante, questo è poco ma sicuro.

Hai dovuto sempre dimostrare qualcosa rispetto al tuo voler fare la cantautrice?

Sono una persona abbastanza determinata, un po' testarda e quindi quando 6-7 anni fa ho deciso che questa era la mia cosa, ho sempre lavorato solo per questo. Anche raccontandola, dimostrandolo alla gente che incontravo per strada. La domanda era sempre "Cosa fai?" "La musicista". "Ah no, ma poi? Cos'altro?".

E quando l'hai deciso?

Credo forse di averlo deciso sotto quel faro che poi ho portato con me nel mio nome e nella mia musica.

Ricordi i primi passi, il percorso, com'è stato?

Me lo ricordo benissimo perché in quel periodo mandai un messaggio a un mio amico e gli dissi: "Voglio fare musica nella mia vita, cosa devo fare?". Lui però non fa musica e mi disse: "Boh". Io avevo cominciato quando ero piccola postando sui social un po' di cover, scrivevo già le mie canzoni ma ancora non le pubblicavo. La primissima esperienza un po' professionale è stata quando un produttore che adesso è noto ma al tempo non lo era, si chiama Mr. Monkey, era il 2018, mi aveva scritto per fare un pezzo insieme nel suo studio, che era nel garage dei suoi genitori a Bologna, quella è stata la prima esperienza lavorativa, anche se ero ancora minorenne. Chiusa quella esperienza, ho cominciato a scrivere in italiano e mi sono un po' aperta al mondo della discografia, ci ho messo un po' a trovare le persone giuste, a qualcuno che credesse nel mio progetto.

E a crederci è stata un'agenzia che ti segue da prima della tua partecipazione ad Amici, quando hai pubblicato il tuo primo album…

Il nostro è stato sicuramente un incontro molto fortunato, che è arrivato dopo un po' di ricerca, di colloqui con altre persone del settore, piccole etichette indipendenti. Cinque anni fa mi sono fidata di questo che è tutt'ora il mio team e abbiamo cominciato inizialmente con un'etichetta indipendente, e poi pian piano siamo riusciti a fare delle cose un po' più grandi, però mi sono fatta tutta la mia piccola gavetta personale e non la cambierei per nient'altro.

Chiamamifaro a Fanpage - ph Francesco Galgano
Chiamamifaro a Fanpage – ph Francesco Galgano

Come mai hai deciso di partecipare ad Amici?

Per me è stato importante andare ad Amici consapevole e sicura della mia musica. Credo che talvolta possa essere un po' pericoloso fare Amici come prima esperienza, come battesimo di fuoco nell'industria musicale, perché si fa fatica ad avere gli strumenti per gestire la visibilità che ne consegue. Per me il tempismo era importante, io credo che tutti gli artisti debbano avere anche il tempo di riuscire a provare, a sbagliare, a trovarsi prima.

C'era stata qualche critica inizialmente, anche per il singolo OMG: come l'hai vissuto quel momento lì?

Pensavo di essermi un po' preparata mentalmente al fatto che inevitabilmente sarebbero arrivate delle critiche, poi ovviamente quella cosa lì ti colpisce e a me ha colpito. Il modo che poi ho trovato un po' per per affrontare questa cosa ed esorcizzarla è stata scrivere Leone, una canzone uscita sempre mentre ero ad Amici. Inevitabilmente quando senti delle critiche che pensi non ti appartengano ti fa male, però poi è la musica che deve parlare alla fine.

Con chi hai stretto particolarmente amicizia nella scuola?

Con Antonia, con Senza Cri, con Daniele, Alessia, Nicolò, insomma, quella è un'esperienza talmente unica, particolare e strana, che davvero le uniche persone che la capiranno mai sono quelle che erano in quella casa insieme a te. Abbiamo condiviso un periodo della nostra vita irripetibile e quella cosa ci lega molto.

C'è stato un momento molto virale che è quello in cui Maria ha detto "I tuoi genitori non mi hanno chiamata". È stato più o meno come me te l'aspettavi?

È stata come me l'aspettavo, mi dispiace solo che spesso le critiche che leggevo erano solo legate a quello, mi sarebbe piaciuto essere stata giudicata sulla mia musica, più che sul resto.

Lost & Found come nasce?

È un disco che nasce un po' sparpagliato in questo ultimo anno, perché ovviamente c'è stato Amici di mezzo, quindi alcuni pezzi sono stati scritti prima, alcuni dopo, alcuni durante ed è un disco che sostanzialmente parla di viaggi veri che ho fatto, di chilometri, di strada, della mia esperienza all'estero e di quella a Roma di questi mesi e viaggi intesi come percorsi di vita, quindi ci sono tutte le cose che ho perso per strada in questi anni, ma anche quelle che ho trovato. Credo che i viaggi più belli che fanno parte di questo disco siano quelli che mi sono fatta negli ultimi 5 anni con i miei amici, la mia band, per portare in giro la nostra musica un po' ovunque.

Lucio Corsi ha dichiarato che la decisione di partecipare a Sanremo serviva soprattutto per avere più possibilità di suonare live. Immagino che per Amici possa valere per lo stesso motivo, no?

Assolutamente, io vengo da quel mondo e ovviamente è la cosa a cui voglio tornare, sto tornando. Alla fine il mio obiettivo è sempre suonare, è il motivo per cui faccio musica, quindi mi ritrovo molto con lui.

Con Riccardo Zanotti dei Pinguini che rapporto hai?

Io e Riccardo siamo amici ormai da un po' di anni, mi piace sempre quando posso lavorare con lui, è sempre un'occasione interessante per me. Mi ha insegnato tanto quando ho cominciato, abbiamo un ottimo rapporto.

Finito Amici è cominciata l'esperienza live e il percorso è uscita dell'EP e poi l'album in autunno. A che punto sei?

Intanto sto preparando il live, che poi è la cosa che mi interessa più di tutte, sto cercando di preparare uno show che sia coinvolgente, che rappresenti un po' anche tutti questi 5 anni di percorso.

Un featuring dei sogni?

Ti rispondo come sto rispondendo in tutte le interviste: Fulminacci.

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