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Chi è (davvero) Emma Dante? (VIDEO RITRATTO)

La regista, attrice e autrice palermitana Emma Dante, una delle artiste più radicali e visionarie della scena italiana, ci racconta il suo teatro e le sue passioni in una lunga video intervista in forma di ritratto.
A cura di Andrea Esposito
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In occasione del passaggio a Napoli al Teatro Bellini dello spettacolo "Io Nessuno e Polifemo" (qui la video intervista) abbiamo incontrato la drammaturga, regista e attrice palermitana Emma Dante, artista tra le più incisive, visionarie e dissacranti del teatro italiano.

A lei abbiamo dedicato un corposo video ritratto in cui ci racconta non solo gli aspetti cruciali del suo teatro: il lavoro sull’attore, sull’improvvisazione, sulla sottrazione scenica, sui silenzi; ma anche l’esperienza dietro la macchina da presa di "Via Castellana Bandiera", film presentato nel 2013 alla Mostra del cinema di Venezia e accolto con entusiasmo dalla critica straniera (Elena Cotta ha vinto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile). E ancora, le sue passioni letterarie: "i due autori per me indispensabili e che mi hanno formata sono Dostoevskij e Camus, ma amo anche la letteratura italiana contemporanea, Valeria Parrella, Michela Murgia, Francesco Piccolo, Giorgio Vasta… ; e poi, la serie tv che "è diventata per me un punto fermo nella vita", "Breaking bad" di Vince Gilligan e che "ho scoperto con qualche anno di ritardo, ma adesso che l'ho vista tutta non riesco a vedere nient'altro. È semplicemente geniale!".

Infine, le abbiamo chiesto di raccontarci il suo ricordo più intenso dell’esperienza come regista d’opera al Teatro alla Scala dove, nel 2009, ha portato in scena la "Carmen" di Bizet con la direzione di Daniel Baremboim: "Una delle immagini più significative riguarda proprio Baremboin, ed è quella in cui lui faceva cosi: Shhh! (mima il gesto del silenzio). Lui lo faceva spesso perché è uno che lavora molto sul silenzio, o meglio, come gli piace definirla, su ‘l'aria sonora'… e quindi le pause, l'attacco, il momento prima dell'attacco. Per me è come il momento prima di iniziare lo spettacolo: quel buio che precede la vita, quel silenzio che precede la nota musicale.

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