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Amici di Maria De Filippi 2024/2025

Amici 2024, le pagelle di domenica 10 novembre: c’è vita nella penna di Vybes, male TrigNO

Domenica 10 novembre è andata in onda la settima puntata del Pomeridiano di Amici 24: sorprende Vybes con la cover di Remedios, male TrigNO con gli 883. Qui le pagelle.
A cura di Vincenzo Nasto
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Vybes e Trigno, via Account X Amici
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Domenica 10 novembre è andata in onda la settima puntata del Pomeridiano di Amici 24, dove si sfidano gli allievi del talent di Maria De Filippi. La giuria è composta in questa puntata da Ermal Meta e Cristiano Malgioglio, anche ospite musicale presentando il nuovo singolo Rosa Tormento. Ad accompagnarlo, anche Giordana Angi, che ha cantato il suo nuovo singolo Piano Piano. Nella sfida di canto Ilan vince contro Imprima. Sorprende Vybes con la cover di Remedios di Gabriella Ferri, mentre perde il suo equilibrio con l'inedito Standard. Chiamamifaro, vincendo la sfida degli inediti contro Nicolò e Vybes, si aggiudica il primo premio: realizzare un videoclip con il regista Byron Rosero, giudice della gara. Sienna, perdendo la sfida di ballo contro Francesca, è costretta ad abbandonare Amici 24. Qui le pagelle.

Nicolò, voto 6: Primo Passo

C'era un primo passo da fare, non è ancora tempo di correre. Nicolò è, in questo momento, sprovvisto di una sfumatura che possa rendere la sua voce, tra le più elastiche del parco cantanti di Amici 24. In Nessun Grado Di Separazione sembra mantenere una rotta, in verità non sembra controllarla. Acerbo nella sua eppure notevole, anche se breve, carriera musicale, è frenato dal timore di eccedere. Altro capitolo è invece la presentazione dell'inedito Non mi dimenticherò, ricco di momenti di intimità. Dovrà imparare ben presto a togliersi gli abiti da casa.

Vybes, voto 7,5: Roma al quadrato

C'è un momento di estremo realismo, quando sulle note di Gabriella Ferri, traduce con consapevolezza un racconto molto difficile da digerire. Sembra totalmente accedere a quell'area della musica in cui, anche le filastrocche possono raccontare storie tristissime. L'impatto è notevole e nella sua verità si riesce ad accedere a qualcosa di più profondo, intimo. Ma Vybes ha anche i suoi 21 anni, e l'inedito Standard, dalla Roma di Gabriella Ferri, ritorna nella sua attualità. Un inedito che convince meno degli altri due in gara, ma sottolinea che Vybes è uno dei pochi ad avere un'identità chiara.

Senza Cri, voto 5,5: Ammonita

Più che la sua esibizione, Senza Cri ricorderà questa puntata per un atroce dubbio da decifrare: dovrà ascoltare o meno Madame? Dovremmo attendere la risposta di Malgioglio. Ma più di tutte, una sua risposta, a una prestazione in cui si evidenzia la ricerca spasmodica di un momento di fragilità. Non è la prima volta in cui sembra incappare in questa decisione, ma un brano come Cenere avrebbe dovuto ricevere una cura migliore.

Ilan, voto 5,5: Fragilità

Non c'è spazio per lui, invece sì. Ilan vince la sfida contro Imprima, forse un po' ingenerosa nei confronti dell'inedito di quest'ultimo. La sua Mezzocielo è la canzone più ricordata finora in trasmissione, anche perché è diventata ormai un rituale in puntata. La fragilità, il forte condizionamento emotivo lo stanno coprendo, quasi facendolo cadere nell'oblio. Un peccato, perché di voci e di storie sembra averne.

Chiamamifaro, voto 6,5: Perché no?

Il viaggio di Torn compie una nuova tappa grazie a Chiamamifaro. E se l'originalità è un criterio di valutazione, la trasformazione della hit di Natalie Imbruglia in una ballad pop alla Sabrina Carpenter non può che essere messo sotto la lente d'ingrandimento. Non sembra ancora rientrare nel suo immaginario, anche sonoro, una canzone del genere, mentre la sua Perché? la avvolge in un abito così comodo, così naturale. Si canta della pace tra gli Stati Uniti e Cuba che non arriverà, invece il suo ritornello entra. Eccome.

Luk3, voto 5: Alla ricerca di sè

Luk3 è uno dei giovani autori preferiti dal pubblico. Stop. Ti raggiungerò di Fred De Palma è un brano che ha bisogno dell'immaginario del rapper torinese per assumere una sua valenza, anche una sua traduzione audiovisiva al pubblico. Ciò che arriva è una prestazione da karaoke, fatta anche decentemente, ma lontana dall'idea di ciò che lui potrà essere tra qualche mese, tra qualche anno.

Diego, voto 4,5: Il mimo

Non una canzone per Diego. Senza cercare per forza una dimensione vocale, che appare completamente avulsa dalla versione di Vasco Rossi, lo scontro più visibile con la realtà è la presenza scenica. All'umana accettazione nella mimica del rocker emiliano, in questa versione ci si imbatte in una versione di Diego, quasi flirtante, di un ragazzo sicuro dei suoi mezzi. E l'umana imperfezione di Rossi ha un peso, un significato, un motivo di esistere in Una canzone per te.

TrigNO, voto 5: Tra il sacro e il profano

Era tra i più attesi e non ha deluso: Gli Anni degli 883 era il brano perfetto in questo momento di riscoperta del duo formato da Max Pezzali e Mauro Repetto. Ma se la canzone ha sancito la fine della "band di provincia" per antonomasia, la sua interpretazione non ha fatto meno male. E non solo perché un brano che ha quest'energia dal basso, non sembra mai raggiungere un momento apicale. Ma anche perché sembra venir interpretato allo stesso modo con cui si canterebbe Knockin' On Heaven's Door. Momento sacro, mano sul cuore, tutto ciò che non sembra raccontare una canzone che nella sua geniale semplicità, è diventata il motore musicale di un'epoca pop.

Cristiano Malgioglio, voto 6,5: Surrealista

Come un Magritte qualsiasi, Cristiano Malgioglio usa il suo personaggio per scavare all'interno degli altri, nascondendosi nel suo surrealismo. Non c'è verita o finzione da confutare, solo un uomo che si diverte a rimpallare ogni forma di affermazione, cercando di indirizzare l'attenzione del pubblico. E se non avete capito ancora se Senza Cri debba ascoltare o meno Madame, non sentitevi confusi. C'è un nuovo Tormento in città e il suo colore è Rosa.

Rudy Zerbi e Anna Pettinelli, voto 8: Bentornati

La lontananza fa all'amore quello che il vento fa al fuoco: spegne il piccolo, scatena il grande. È con questa citazione di Roger de Bussy-Rabutin che si può descrivere una delle coppie televisive meglio riuscite nella storia di Amici. Una battaglia cominciata da settimane e ancora lontana dal suo percorso d'eccellenza, ma qualche scintilla si incomincia a scovare. Il 4 all'esibizione vocale di Vybes inflitto da Pettinelli è spregevole, ma conferma l'incredibile competitività del duo. Che dire? Bentornati a casa.

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