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“A Pompei i migliori al mondo”: Franceschini lancia il bando internazionale

Un bando internazionale selezionerà entro il marzo 2021 il nuovo direttore del Parco archeologico di Pompei che succederà a Massimo Osanna, passato alla direzione generale dei musei del MiBact. Ad annunciarlo il ministro Dario Franceschini che ha evidenziato il grande riscatto del sito campano in questi anni.
A cura di Redazione Cultura
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foto di archivio
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Per il nuovo direttore del Parco archeologico di Pompei un bando internazionale che selezionerà i migliori al mondo. È quanto auspicato dal ministro Dario Franceschini ieri, durante una conferenza stampa online in cui ha presentato la tempistica e le modalità con cui sarà scelto il successore di Massimo Osanna passato alla direzione generale del MiBact e protagonista della rinascita del sito archeologico del nostro Paese più amato dai turisti di tutto il mondo. Il titolare al dicastero dei beni culturali e al turismo ha dichiarato:

Quella di Pompei è una grande storia di riscatto. Per questo crediamo che questo bando, iniziato ieri 16 settembre e con la possibilità di fare domanda fino al 3 novembre 2020 con una procedura che contiamo di concludere entro il marzo del 2021, sarà guardato con molta attenzione nel mondo.

Uno dei compiti che toccheranno al prossimo direttore degli Scavi di Pompei sarà quello di riportare il numero di visitatori, calato di oltre il 70% a causa della pandemia, sarà riportare il turismo internazionale nella città campana. Tuttavia i segnali, considerati i 130mila visitatori di agosto, sembrano incoraggianti. Sempre Franceschini:

Sono numeri che indicano una ripresa. Pompei è uno dei luoghi più attrattivi per il mondo e la ripresa ci sarà, le aperture oggi sono garantite con tutte le misure di sicurezza.

Del Grande progetto Pompei sono stati finora spesi 105 milioni di euro, a cui si è accompagnato un aumento degli introiti del 94,7% e del 47,5% dei visitatori, passando 2,6 milioni del 2014 ai 3,9 del 2019 e arrivando a incassare 41 milioni di euro, a fronte dei 21 di sei anni fa. Ben 781 le imprese coinvolte nei lavori di restauro e scavo, 30.000 metri cubi di materiale di scavo rimosso nel corso dell'intervento e 4 chilometri di itinerario facilitato per persone con difficoltà motorie. Gli edifici restaurati dall'inizio del Grande progetto Pompei sono stati 45.

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