91 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Crollo ponte Morandi a Genova

Crollo ponte Genova, le immagini del viadotto Morandi che “poggia” sulle case di via Fillak

Stanno facendo il giro del web le immagini che mostrano come la parte ancora in piedi del ponte Morandi di Genova si “poggi” sugli edifici sottostanti, che sono stati costruiti prima del viadotto. Da queste case sono state evacuate circa 700 persone per evitare pericoli in caso di ulteriori crolli della struttura.
A cura di Ida Artiaco
91 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Stanno facendo il giro del web nelle ultime ore alcune immagini, effettuate da semplici cittadini o come screenshot da Google Heart e Google Street View, che mostrano come la parte ancora in piedi del ponte Morandi di Genova, crollato lo scorso martedì 14 agosto, sembri "poggiare" sulle case sottostanti, che si trovano su via Walter Fillak. Il viadotto lambisce a tal punto gli edifici che si ha l'impressione che si adagi su di loro per diversi centimetri. Si tratta di fotografie sorprendenti per i più, ma non tanto per gli abitanti del quartiere Sampierdarena della città ligure, da sempre abituati a questa che molti definiscono una stranezza edilizia. Quel che è certo è che questi edifici esistevano già quando il viadotto è stato costruito, alla fine degli anni Sessanta. È  vero anche che i tetti di alcune abitazioni stati modificati per lasciare spazio al ponte quando fu realizzato, ma proprio per questo tra i due non dovrebbero esserci punti di contatto.

Tuttavia, non sarebbe questo contatto il motivo principale dell'evacuazione di circa 700 persone che vivono nei palazzi del luogo in cui la struttura è collassata, come alcuni hanno voluto far credere. Alla base di questa decisione, che ha costretto circa 300 famiglie ad abbandonare le proprie case, c'è il timore che altri crolli del ponte possano investire i condomini presenti sotto, ma è improbabile che il viadotto sia attualmente sorretto grazie a un fantomatico appoggio sui palazzi. Al momento, al centro civico Buranello dove è stato allestito un centro di accoglienza per gli sfollati ci sono 67 brande a disposizione, cibo, acqua e il necessario per poter fare una doccia. Lo ha spiegato Caterina Patrocinio, assessore del municipio Centro Ovest, nel pomeriggio, ai residenti di via Fillak, Porro e Della Pietra sfollati. C'è la possibilità concreta che questi edifici vengano demoliti per evitare i rischio di ulteriori crolli. Agli abitanti delle strutture interessate la Regione Liguria ha promesso "una nuova casa entro il prossimo Natale".

91 CONDIVISIONI
380 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views