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Crollo ponte Morandi a Genova

Crollo ponte Genova, ancora scricchiolii dal moncone est: “Forse lo demoliremo già oggi”

Si è riunito con urgenza a Genova il centro coordinamento dei soccorsi dopo che la scorsa notte sono stati uditi nuovi scricchiolii da uno dei monconi del ponte Morandi, crollato lo scorso 14 agosto. Per ragioni di sicurezza, questo dovrebbe essere demolito in breve tempo, probabilmente già nella giornata di oggi, mercoledì 22 agosto.
A cura di Ida Artiaco
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Il resto del ponte Morandi di Genova, crollato in parte lo scorso 14 agosto provocando 43 vittime, potrebbe essere demolito in brevissimo tempo, probabilmente già oggi, mercoledì 22 agosto. È questa l'ultima indiscrezione che arriva dal capoluogo ligure, dove negli ultimi minuti è stato riunito urgentemente il centro coordinamento dei soccorsi, che era inizialmente previsto nel pomeriggio, alla presenza delle massime autorità cittadine con prefetto e questore. Nel corso della passata notte, infatti, sono stati avvertiti nuovi scricchiolii da uno dei monconi del viadotto Polcevera ancora i piedi, in particolare da quello di levante, che hanno costretto anche le forze dell'ordine ad abbandonare l'area per ragioni di sicurezza. La situazione è talmente preoccupante che in Prefettura si discute se accelerare o meno le procedure per l'abbattimento.

La relazione della commissione ministeriale

"Abbiamo ricevuto una relazione dal presidente della commissione ministeriale, l'architetto Roberto Ferrazza, che segnala sul pilone 10 (quello est) un evidente stato di corrosione di grado elevato", è stato il commento del prefetto di Genova Fiamma Spena al termine della riunione. La notizia è stata poi confermata dal governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti, dal Meeting di Rimini: "Il ponte Morandi non è storicamente sicuro. Bisogna ora capire se procedere con la messa in sicurezza o con l'abbattimento al più presto".

Acquisiti i documenti di Autostrade per l'Italia

Proprio questi monconi dovranno essere abbattuti. Solo in seguito potrà essere costruito un nuovo viadotto e nell’operazione potrebbero essere coinvolte anche Ansaldo e Fincantieri . Secondo le prime stime, l’infrastruttura potrebbe essere pronta in un anno. Intanto, mentre i Vigili del Fuoco sono ancora al lavoro per rimuovere dal greto del fiume i detriti del ponte Morandi, operazione indispensabile per consentire ai periti di continuare con i loro accertamenti, gli inquirenti che indagano sulla tragedia del 14 agosto scorso hanno sequestrato una serie di nuovi documenti presso la sede di Autostrade, che dovrebbero aiutarli a fare chiarezza sulle cause che hanno portato al collasso della struttura, che rappresentava una delle arterie principali della rete stradale genovese. A tal proposito, la Guardia di Finanza, sempre nella giornata di oggi, ha fatto sapere di essere impegnata nelle sedi di Autostrade per l'Italia di Genova, Firenze e Roma: su mandato della procura genovese gli uomini delle fiamme gialle stanno sequestrando documentazione in merito all'inchiesta per il crollo del ponte Morandi.

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